Tempi duri per l’intelligenza tradizionale.
Sì, lo so che basta guardarsi intorno perché questa affermazione sia incontrovertibile, ma qui il nostro confronto è con l’intelligenza artificiale.
“I developer? I developer sono deboli. Il Sangue di Numenor è quasi esaurito, il suo orgoglio e la sua dignità dimenticati. È grazie ai dev che l’Anello sopravvive. C’ero, Gandalf. Ero lì tremila anni fa. Ero lì il giorno in cui la forza dei developer venne meno.”
Un articolo con una citazione di Tolkien non si nega a nessuno: Una volta trovato l’anello, o, se volete, l’AI generativa, perchè un programmatore dovrebbe rinunciare all’immenso potere che esso porta tornando a scrivere codice magari sforzandosi di capire cosa fa quella funzione o addirittura tornare a leggere quel f**** manuale.
Come dicevo Io ero lì tremila anni fa, anche se in termini informatici sembrano molti di più. Programmavo in un periodo in cui le uniche risorse erano i libri, tomi da 500 e più pagine che nonostante fossi un freelance, mi costringevano ad andare in ufficio per poterli consultare, fare il nomade digitale all’epoca avrebbe voluto dire comprarmi una roulotte con rimorchio :-).
Poi i primi forum, le prime guide, chi usava meglio i motori di ricerca (Google era ancora uno dei tanti) poteva passare davanti al desk della segreteria sentendosi molto più alto.
Per scrivere questo articolo sono andato a ricontrollare e alcuni nomi storici sono diventati tutt’altro o sono spariti seguendo un pò le tecnologie che si sono trasformate o si sono addirittura estinte.
Persone stimate mi dicono che, se si scava bene, si possono ancora trovare suggerimenti su come richiamare le api di windows xp da asp passando per iis.
L’evoluzione naturale ha portato ai portali specializzati che mi davano sensazioni diverse a seconda delle aziende in cui lavoravo e dei progetti che mi affidavano, tutti mi generavano sentimenti contrastanti tranne uno: expert exchange. Expert exchange mi ha fatto sempre sentire povero.
C’era la soluzione a praticamente qualsiasi cosa, ti faceva leggere le prime righe, che di solito erano piene delle grida di gioia di chi aveva risolto, ma poi, se non eri abbonato, oscurava tutto.
Erano anni in cui chiedere di pagare per una cosa del genere al tuo responsabile era tecnicamente impossibile, poiché le carte di credito erano ancora appannaggio di pochi e il massimo delle risorse destinate alla formazione erano i dischi pirata di msdn usciti 12 mesi prima.
L’ascesa di Stack Overflow
Per fortuna e un pò alla volta però si è andato affermando il sito “salvagente” per eccellenza: Stack Overflow.
Ma definirlo sito è un pò semplicistico anche perchè dietro c’è un azienda molto interessante
Ufficialmente è stata fondata nel 2008 da Jeff Atwood e Joel Spolsky.
L’idea alla base di Stack Overflow è nata dalla frustrazione di entrambi i fondatori riguardo alle difficoltà incontrate nell’ottenere risposte a domande tecniche online in modo rapido ed efficace.
Prima dell’avvento di Stack Overflow, i forum online erano spesso disorganizzati, poco moderati e difficili da navigare. Spesso le risposte a domande tecniche erano sparse tra numerosi thread e non sempre affidabili o comunque non’pesate’, il che rendeva l’errore democratico e frustrante.
Jeff Atwood e Joel Spolsky hanno concepito Stack Overflow come una piattaforma di domande e risposte basata su principi di gamification e community moderation, così da presentare non solo le risposte suggerite ma avere un sistema di endorsement che si autoalimentava.
Fin dall’inizio ha attratto una crescente base di utenti poiché puntava tutto nella sua interfaccia intuitiva, nella struttura organizzata delle domande e delle risposte, e nell’efficace sistema di moderazione della community.
Col senno di poi, con due founder di questo livello le cose non potevano che andare in quella direzione.
Joel Spolsky in particolare è sempre stata una figura di primissimo piano nel mondo del software.
Prima di Stack Overflow, ha avuto una carriera che definirei epica nell’ambito dello sviluppo software. Ha lavorato come programmatore presso Microsoft, dove ha contribuito allo sviluppo di prodotti come Microsoft Excel e Microsoft Visual Basic e in seguito ha fondato la sua azienda di software, Fog Creek Software, che ha prodotto diverse applicazioni di successo, tra cui Trello, un’app diventato un vero must in contesti che adottano metodologie agili e che personalmente uso anche per fare la spesa.
Joel on Software
Ma oltre alla sua attività imprenditoriale, Joel Spolsky è noto anche come autore di diversi libri e per il suo blog “Joel on Software”, dove ha condiviso saggi e riflessioni sull’ingegneria del software, la gestione dei progetti e altri argomenti correlati.
E’ proprio in “Joel e il software” ( le traduzioni in Italiano quelle belle), il suo primo libro, in cui esprime una propensione alla delivery che farà scuola negli anni a venire.
Il suo paragone tra lo scrivere codice e l’addestramento militare rimane ancora adesso uno degli esempi più fulgidi per descrivere il concetto di efficacia.
Fino ad oggi Stack Overflow è sempre stato lo strumento più efficace, il principale punto di riferimento per gli sviluppatori di tutto il mondo che cercano risposte alle loro domande tecniche. La piattaforma offre una vasta gamma di argomenti, dai linguaggi di programmazione alle tecnologie web, e ospita milioni di domande e risposte generate dagli utenti stessi. Nel 2021 ha ricevuto investimenti ed è cresciuta fino a diventare un asset strategico per cui era possibile fare qualche sacrificio.
L’acquisizione da parte di Prosus, la multinazionale con sede olandese già nota per l’acquisizione della cinese Tencent, ha permesso di integrare Stack Overflow nella propria rete di aziende e piattaforme nel settore dell’istruzione e della tecnologia, consentendo di offrire una gamme di servizi più completi e diversificati.
Le cifre esatte non sono state rese pubbliche ma la stampa di settore è stata concorde nel collocare l’affare intorno ai due miliardi di dollari, a fronte dell’opportunità di sfruttare la vasta base di utenti e l’ampia expertise tecnica per sviluppare e migliorare ulteriormente i propri prodotti e servizi.
È la fine di Stack Overflow?
Oltre ad essere una vasta fonte di conoscenza per programmatori e sviluppatori di software di ogni livello di esperienza con milioni di domande e risposte su una vasta gamma di argomenti, Stack Overflow è supportato da una comunità attiva di programmatori che contribuiscono con domande, risposte e commenti. Questo scambio costante di conoscenze favorisce la crescita degli sviluppatori.
Ma aldilà delle domande e risposte tecniche, offre risorse per lo sviluppo professionale, come consigli su carriera, best practice di programmazione e orientamento su nuove tecnologie e, non ultimo, molte aziende lo utilizzano per reclutare talenti nel settore tecnologico dato che grazie alla visualizzazione di domande, risposte e contributi di utenti, i datori di lavoro possono valutare le competenze e l’esperienza dei potenziali candidati.
Alla luce di tutte queste attività e della base di utenti poteva essere un affare molto conveniente.
Senonchè, tornando ai nostri giorni, con GPT come Devin che permettono di fare anche le pipeline per il devops, ha ancora senso rivolgersi a Stack Overflow? Dobbiamo cambiare tutti i costrutti try catch che andavano direttamente a cercare l’errore sul nostro sito ? L’incredibile crollo dei visitatori unici ne traccia una inesorabile parabola?
A mio parere no!
E’ innegabile che le AI generative al momento siano viste come lo strumento che risolve i problemi del mondo.
Difficile batterli proponendo paradigmi ormai obsoleti come un motore di ricerca tradizionale, a meno che non basiate il vostro business sul fatto che un token su una Ai brucia l’equivalente di una quercia secolare
Come dice il proverbio, se non puoi batterli unisciti a loro: i nostri amici non sono certo rimasti a guardare creando la loro OverflowAI, un ai generativa fatta apposta per aiutare i dev a risolvere i loro problemi.
Qui un video introduttivo
Fin qui si tratterebbe di scegliere per simpatie o comodità tenendo conto che ChatGPT (e tutti i suoi fratellini) non può usare i dati su Stack Overflow, se non a pagamento, e spesso la metodologia di training non tiene conto dei voti dati alle risposte,
Quindi è probabile che OverflowAI sarà la nostra scelta preferita per lo scrivere codice particolarmente complesso dove le risposte di ChatGPT saranno incomplete o farraginose, o potremo usarla in bundle con altre AI che abbiano altri punti di forza, bilanciandone i risultati.
Sta di fatto che sia l’ecosistema delle API, sia la partnership con google e infine la possibilità di avere accesso a base dati esclusive, mette OverflowAI tra gli strumenti più interessanti per il mondo dei Dev.
E questo fino alla prossima AI generativa che permetterà di leggere le specifiche direttamente dalla mente del cliente facendogli un test di Rorschach…