Nato a metà ‘800 e vissuto a cavallo con il ventesimo secolo, Nikola Tesla è stato senza dubbio uno dei più prolifici inventori del tempo. Da moltissimi è dunque considerato un vero e proprio genio, anche se non sono mancati i detrattori, che nel corso della sua vita e anche dopo hanno continuato a mettere in discussione la paternità di molti dei suoi lavori
Tesla è quindi una figura assai controversa che in vita vantava diverse voci critiche nei suoi confronti: ma come mai? Ebbene, nel corso della sua lunga carriera scientifica, Nikola Tesla ha depositato un totale di 280 brevetti. Cifra decisamente notevole e non di certo trascurabile, ma sin da allora molte erano le contestazioni riguardo alla paternità di alcune di queste invenzioni. Nonostante questo, però, dopo la sua dipartita, la sua figura ha subito una netta riconsiderazione e ad oggi Tesla nella cultura di massa attrae molta simpatia soprattutto a causa del lustro e delle ricompense che gli sono state negate in vita.
In occasione dell’anniversario della sua nascita, avvenuta il 10 luglio 1856, abbiamo deciso di omaggiare questo gigante della scienza raccontando non solo la sua vita e la sua carriera, ma anche dando uno sguardo alle rivalità e alle faide che lo coinvolsero in vita e che ancora oggi subito si associano al suo nome. Ma procediamo con ordine.
Nikola Tesla: origini e storia
Tesla nacque il 10 luglio 1856, come abbiamo già accennato, a Smiljan, nella regione della Licca-Corbavia, parte dell’allora Regno di Croazia e Slavonia, dal lato croato. Il padre, Milutin Tesla, era un ministro del culto della Chiesa ortodossa serba e ricordava a memoria passi della Bibbia e poemi epici serbi. Mentre la madre, Georgina-Đuka Mandić, nonostante fosse analfabeta, aveva un particolare talento nell’inventare oggetti d’uso casalingo, arte dalla quale Nikola Tesla apprese parecchio.
I genitori decisero quindi di farlo studiare e lo mandarono a scuola a Karlovac, dove studiò ingegneria elettrica all’Università tecnica di Graz, in Austria, al tempo considerata uno degli istituti migliori al mondo. Nel corso della sua permanenza lì si interessò particolarmente agli impieghi della corrente alternata. Tuttavia non restò all’università al lungo, ma frequentò solo fino al primo semestre del terzo anno, non raggiungendo quindi il conseguimento della laurea.
Successivamente, per un’estate, seguì i corsi dell’Università di Praga, studiando fisica e matematica avanzata. Al contempo si dedicò alla lettura di molti lavori di scienziati e inventori famosi, imparando a memoria interi libri grazie alla sua memoria prodigiosa, e leggendo l’intera opera di Voltaire, composta da circa 100 volumi.
Si spostò ancora nel 1881 per recarsi a Budapest per lavorare in una compagnia dei telegrafi, dove in breve tempo ne divenne il responsabile elettrico e in seguito lavorò come ingegnere per il primo sistema telefonico ungherese. In quegli anni realizzò anche un dispositivo che, secondo alcuni, era un ripetitore o amplificatore telefonico, o secondo altri invece potrebbe essere stato il primo altoparlante. Ma pochi mesi dopo si trasferì nuovamente, approdando a Maribor, in Slovenia, dove lavorò come aiuto ingegnere.
A distanza di un anno, nel 1882, arrivò a Parigi per lavorare come ingegnere alla Continental Edison Company, all’intero della quale fu impiegato per progettare migliorie agli apparati elettrici. Quell’anno fu fondamentale per Nikola Tesla, in quanto, come da lui stesso affermato nella sua autobiografia del 1915, concepì l’idea del motore a induzione, cominciando a sviluppare diversi dispositivi capaci di utilizzare il campo magnetico rotante, per i quali ottenne i brevetti pochi anni dopo, nel 1888.
Non durò molto tempo il suo impiego a Parigi, e dopo la morte della madre, decise di recarsi, nel 1884, negli Stati Uniti d’America. Al suo arrivo nel Nuovo Continente Tesla aveva tra le mani soltanto una lettera credenziale di Charles Batchelor, suo superiore nella precedente attività lavorativa. In questa lettera, che poi si rivelò di fondamentale importanza per la carriera di Tesla, indirizzata a Thomas Alva Edison in persona, Batchelor scriveva “Conosco due grandi uomini: uno siete voi, l’altro è questo giovane”. Così, senza pensarci due volte, Edison assunse Tesla nella sua azienda Oltreoceano Edison Machine Works. I compiti di Tesla all’interno dell’azienda furono dapprima semplici, ma ben presto si occupò anche di problemi più complessi; gli fu quindi proposto di riprogettare l’esistente generatore di corrente continua.
Le faide e le controversie con gli altri inventori
Ed è proprio mentre lavora per Edison che inizia la rivalità tra i due. Sicuramente uno degli episodi scatenanti la faida tra gli inventori risale al 1886, quando Tesla scrisse che Edison gli aveva offerto, per riprogettare l’esistente generatore di corrente continua, l’esorbitante premio di cinquantamila dollari, che con l’inflazione oggi sarebbero equivalenti a circa 1 milione di dollari attuali. Tesla disse di aver lavorato quasi un anno per riprogettare il motore e il generatore. Ma questo non fu vano, poiché il suo lavoro fruttò all’azienda di Edison diversi brevetti estremamente redditizi.
Tuttavia, quando poi Nikola Tesla chiese la riscossione del premio promesso, secondo Tesla stesso, Edison non fu propenso a mantenere la promessa fatta in precedenza, bensì rispose: “Tesla, lei non afferra il senso dell’umorismo americano”. Tesla quindi prese la decisione di licenziarsi dall’azienda, soprattutto quando, invece dei 50.000$, gli fu offerto un aumento di stipendio di soltanto 8 dollari a settimana, passando da una paga di 10 a un’altra da 18.
Da allora i due combatterono a colpi di invenzioni e brevetti quella che poi sarebbe diventata nota come la guerra delle correnti, una competizione commerciale per il controllo dell’allora crescente mercato mondiale dell’energia elettrica. Questa particolare competizione, che si svolse a cavallo delle due ultime decadi dell’Ottocento, ha visto la contrapposizione fra il sistema di illuminazione pubblica con lampada ad arco, a corrente alternata e alto voltaggio (3000–6000 volt), e l’illuminazione domestica con lampada a incandescenza a basso voltaggio. Tesla era affermato sostenitore del primo metodo, mentre Thomas Edison, con la sua compagnia, commercializzava il secondo.
E quindi, al rapido diffondersi della corrente alternata, inventata da Nikola Tesla, nel 1888 la Edison Electric Light Company iniziò a contestare che la rete ad alto voltaggio era pericolosa, e che comunque quel sistema violava alcuni suoi brevetti. Ne seguì una molto popolare campagna di stampa portata avanti da Edison e volta a screditare Tesla, che fu anche alimentata da alcuni incidenti causati dalle linee ad alto voltaggio, e in questa si distinse un ingegnere elettrico autodidatta, Harold Pitney Brown, che eseguì delle pubbliche dimostrazioni con l’assistenza della Edison Electric per palesare che la corrente alternata metteva a rischio la popolazione, anche per il modo sciatto di realizzazione delle linee.
Quindi, si può affermare che il grande merito di Edison fu l’essere un abile uomo d’affari e sobillatore di folle ancor prima che inventore. Inoltre grazie alla sua azienda e ai suoi moltissimi collaboratori, potè registrare un migliaio di brevetti, detenendone i diritti e aumentando così il fatturato della sua azienda. D’altro canto Tesla è invece considerato l’inventore più puro, in quanto poco attento ai guadagni, ma totalmente immerso nei suoi calcoli e nelle sue ricerche. In conclusione possiamo sicuramente attestare che la fama di Edison è stata largamente legata all’estensione del suo patrimonio. E possiamo altresì confermare che la sua controparte, Tesla, è stata un tassello significativo per la creazione di gran parte di ciò che ci circonda ancora oggi, dagli oggetto di uso comune e che diamo per scontati, come la corrente in casa, a quelli invece più elaborati.
E dunque, anche se la guerra delle correnti oggi possiamo affermare l’abbia vinta Nikola Tesla, poiché oggi in tutte le case è la corrente alternata a essere usata a quasi due secoli di distanza dalla sua invenzione, i due inventori hanno entrambi contribuito in modo straordinario allo sviluppo della civiltà.
Le invenzioni e i brevetti di Nikola Tesla in uso ancora oggi
Ma quali furono queste grandi invenzioni? La più importante è senza dubbio il primo motore alternato a induzione, che ancora oggi è considerato la sua invenzione migliore. Questa straordinaria scoperta ha infatti costruito i presupposti per la successiva rivoluzione industriale e per la realizzazione delle centrali elettriche moderne. Altrettanto importante è il sistema di trasmissione di corrente alternata elettrica per lunghe distanze e altri metodi e strumenti per trasmissione di potenza, utilizzate ancora oggi in tutte le case.
Oltre a questa però ce ne sono molte altre: i sistemi per comunicazioni senza fili, depositati prima dell’invenzione della radio, della quale Tesla venne ritenuto il vero inventore dalla Corte Suprema degli Stati Uniti a scapito di Marconi, e con essa anche gli oscillatori a radio frequenza.
Inventò l’aereo a decollo verticale, sistema ancora oggi in uso su diversi aeromobili. E ancora, la bobina di Tesla, un trasformatore risonante ad alta tensione che Tesla usò per condurre innovativi esperimenti sulla luce elettrica, fluorescenza, raggi X, fenomeni di corrente alternata ad alta frequenza, elettroterapia, e persino per la trasmissione di segnali elettrici e di energia elettrica senza fili.
Inventò persino l’antenato del nostro moderno telecomando, con l’unica differenza che oggi questi dispositivi funzionano con sfruttano onde elettromagnetiche nella banda degli infrarossi, mentre quelli da lui progettati utilizzavano onde radio. E infine, l’ultima invenzione che citiamo qui tra le numerosissime ancora che potremmo elencare, le lampade luminescenti, quelle che furono a tutti gli effetti le progenitrici delle lampade neon di oggi.