“Voler trovare un posto nel mondo”, questa è la frase che mi sono ripetuto più volte negli ultimi due anni.
Nel 2021 ero alla ricerca di una nuova visione, il mio vecchio lavoro non mi appagava volevo qualcosa che fosse più vicino ai miei interessi, dove poter esprimere il mio potenziale e per questo ho iniziato a cercare.
Uno dei consigli che mi è stato dato, da amici e colleghi, fu quello di capire cosa mi piacesse del mio vecchio lavoro. Può sembrare strano ma è probabile che nel tuo attuale lavoro ci siano alcuni incarichi che ti piace fare, potrebbe essere un ottimo punto di partenza per individuare una nuova carriera, nel mio caso erano due i punti chiave:
- Il contatto con le persone
- Fare ricerca per trovare/creare dati
Se non hai ancora presente il lavoro di un UX designer, posso però anticiparti che la ricerca e la comprensione dei bisogni delle persone sono alla base di questa professione. Questi sono stati per me i due principali motivi che mi hanno spinto nel voler diventare uno UX designer, oltre alla voglia di trovare il mio posto.
Cambiare lavoro
Nel 2022, in Italia, si è riscontrato un “boom di dimissioni” che non è stato solo un trend, ma un evento dovuto ad un malessere generale tra il personale di molte aziende. I lavoratori hanno iniziato a coltivare la voglia di cambiare perché non si trovavano adatti a quella mansione, e così hanno sentito crescere in loro una vocina che li ha spinti a voler fare un passo in avanti alla ricerca di ciò che si vuole veramente.
Come già accennato io sono uno tra questi. Negli ultimi sette anni ho cambiato più volte la mia visione del mondo. Pensavo che sarei rimasto a lavorare nell’ambito sanitario come tecnico ortopedico, volevo iscrivermi all’università dopo aver trascorso molto tempo nel progettare tutori e posture per una grande Ortopedia Italiana. Come “Piano B” avevo il sogno di suonare con grandi artisti, per questo studiavo in accademia ormai da anni. Nel mezzo di tutto ciò ho provato: corsi di fotografia, come tecnico del suono, garden design, musicoterapia.
Fare un cambio di carriera spaventa molte persone, soprattutto se ti ritrovi in una età dove la maggior parte dei tuoi coetanei inizia ad avere dei piani per il futuro: casa, famiglia, figli, e così via, mentre tu sembri ancora brancolare nel buio del “cosa fare da grande”.
Mettiamoci anche che tutto questo, o in parte, per delle scelte che hai dovuto fare un po’ alla cieca, senza sapere se frutteranno davvero in futuro. Questo insieme di episodi e emozioni potrebbe demoralizzarti ma non è questo il mio scopo, anzi con la mia esperienza voglio mostrarti come sia possibile ricreare una situazione decisamente più positiva.
Premetto che cercherò di non indorare la pillola, cambiare lavoro non è semplice.
Diventare UX designer è un percorso lungo, non lineare e pieno di ostacoli, soprattutto nelle fasi iniziali ti sembrerà di dover navigare in un oceano di informazioni. Sia chiaro, non è nulla di impossibile e in questo articolo di darò delle dritte su dove iniziare per intraprendere un percorso come User Experience designer.
Vorrei però porti una domanda semplice ma decisamente importante: perché hai scelto la UX design?
Diventare UX designer è davvero quello che cerchi
Se stai leggendo questo articolo è probabile che tu voglia lavorare nell’immenso ambito della UX design. Potresti quindi avere intenzione di lasciare il tuo posto attuale. Ne capisco il desiderio ma cerco di frenare le tue ambizioni, potresti fare un grande sbaglio. Cerco di spiegarmi.
Prima di buttarti a capofitto sull’idea che diventare un designer sia la tua strada dovresti capire cosa si fa in questo mestiere, quali sono i ruoli e mansioni, le opportunità e le difficoltà. Insomma, ci sono molti quesiti che ti devi porre. Inoltre potresti non rendertene conto ma il tuo attuale lavoro potrebbe avere dei punti di contatto con quello del UX designer.
Cose da tenere in considerazione:
- Forse non ami lavorare per ore al computer.
- Chi lavora come UX designer vive con il computer.
Devi essere sempre sul pezzo dovendo imparare cose nuove in continuazione. Non sono pochi i lavori dove è richiesta una formazione continua, la UX design non fa eccezione.
Nel tempo ho capito che come UX designer bisogna possedere delle hard e soft skill imprescindibili. Le prime si possono imparare tramite vari corsi dove potrai trovare tutto quello che ti serve (a breve ti darò qualche esempio). Il secondo gruppo invece, quello formato dalle soft skill, sono più ardue da imparare, l’empatia e la pazienza non sono per tutti. Possiamo dire che si possono migliorare cercando di arrivare ad un livello che possa permetterti di lavorare nel campo.
Ti ho voluto mostrare anche questa faccia della medaglia perché spesso quando vogliamo iniziare un percorso che a priori ci interessa cerchiamo di vedere solo i lati positivi, tutti gli altri si trascurano.
Lettura consigliata: UX Portfolio: da nemesi a strumento chiave
Come fare il salto
Fino ad ora abbiamo visto due aspetti:
- Cambiare lavoro
- Se la UX fa al caso tuo
Partiamo quindi con il presumere che sai di voler cambiare e che la UX sia la strada giusta, la domanda che ti dovresti porre ora è:
Da dove devi partire per diventare un UX designer?
In questo articolo ti citerò corsi di UX con i quali iniziare, non sarà una lista completa esistono davvero tantissime altre fonti che riuscirai a reperire con una semplice ricerca su Google. Vorrei però soffermarmi anche su alcuni aspetti che vengono spesso ignorati e che a mio parere valgono di essere presi in analisi:
La tua voglia di imparare è l’unica cosa che conta
Che tu faccia un corso gratuito, che tu voglia imparare tutte le basi da video di YouTube, o che ti decida a partecipare a un corso super costoso a New York, nulla sarà più importante dell’impegno che metterai in quello che fai.
Le aziende, startup o agenzie della tua laurea o di un qualsiasi altro certificato di partecipazione, nella maggior parte dei casi, non se ne fanno nulla. Contano le tue azioni, le tue parole, i tuoi progetti e la tua voglia di fare.
Ti avevo però promesso dei corsi o risorse da cui partire, citerò quelli che ho svolto in prima persona e alcuni tra i più famosi sul mercato, non è una lista completa esistono davvero decine di corsi interessanti sul mercato. Ecco una lista interessante:
- Start2impact: da dove sono partito, si tratta di una piattaforma web che dà accesso ad una formazione online di qualità (non solo in ambito UX) dove potrai trovare molti professionisti pronti ad aiutarti e una community di studenti davvero attiva. Ovviamente super consigliata.
- Fastweb digital academy: Sono svariati i corsi che ho seguito ed altrettanti quelli che puoi trovare su questo portale (anche in questo caso non solo in ambito UX), la maggior parte gratuiti (alcuni solo per clienti fastweb).
- Google UX design: corso super famoso e apprezzato, un buon inizio da cui partire.
- Video su YouTube: potrà sembrare banale ma i video che puoi trovare su YouTube in abito UX sono svariati (la maggior parte in inglese) ti consiglio di darci un occhio.
- The UX North Star: Guida pratica per iniziare la carriera nella UX, per aspiranti e junior UX designer: come risorsa principale non posso che citare questo libro, un manuale scritto da Alessio Cardelli un grande UX designer che vuole aiutare più UX designer possibile.
Impara a comunicare sui social
Ci sono tantissime persone lì fuori che vogliono diventare UX designer, altrettanti che vogliono avere una seconda (o più) possibilità e hanno scelto questo campo per il loro futuro. Tutte queste persone sono affamate. Vogliono vincere e trovare un loro posto, come te anche loro hanno delle competenze, sono carichi e (forse) più giovani.
Forse sei brillante nella UX ma se non ti fai notare, con un minimo di comunicazione social ad esempio, nessuno lo verrà mai a scoprire. Ancora più probabile, sei un buon designer agli inizi, come tanti, come farai a farti notare da un’azienda?
Cerca di trovare un tuo modo per comunicare ciò che sei e quello che sai fare!
Anche in questo caso qualche piccolo consiglio che può tornarti utile:
- Sii costante, so che lo hai sentito dire da tutti, dai guru della finanza al personal trainer in palestra, rimane comunque il consiglio migliore che tu possa seguire.
- Trova una nicchia che ti interessa, se per esempio non ti interessa l’intelligenza artificiale (cosa che sembra interessare a tutti) cerca di parlare di cose che ti spronano veramente, qualcosa di cui parleresti anche con i tuoi amici e che ti piace studiare.
- Non ostentare cose che non sai fare. Fidati, se non sai fare una cosa perché non è nelle tue capacità o perché la devi ancora imparare, ostentare il contrario potrebbe essere davvero una pessima idea.
Esempio pratico: Nel tuo CV scrivi di avere un livello di Inglese C1, ma alla domanda “How are you?” la tua risposta è “Yes, of course”.
Molto male. - Il portfolio e CV sono importanti ma non sono tutto. Avere un portfolio di lavori e un CV curati sono cose a cui dovrai prestare attenzione, soprattutto agli inizi, questi però sono solo il risultato del tuo lavoro e delle esperienze.
In fase di colloquio, o anche in una semplice chiacchierata conoscitiva, dovrai essere in grado anche di presentarti e spiegare il tuo percorso. Anche se è vero che sono cose che si imparano con il tempo, puoi però già iniziare ad esercitarti, puoi chiedere ad un amico o famigliare di farti delle domande “da colloquio”, precedentemente scritte, così da essere preparato nell’evenienza.
Cerca una community
Voler fare tutto in autonomia non è la strada che ti porterà al successo, in questo caso nel diventare UX designer, fin da subito cerca una community di appassionati del settore e inizia a fare amicizia con loro.
Esistono diverse community di designer, ti consiglio senza ombra di dubbio quella di Sherpa. All’interno troverai tantissimi professionisti, di diversi livelli, con i quali stringere amicizia, fare due chiacchiere, chiedere consigli (e dare), bersi una birra e, può capitare, creare qualche legame di lavoro.
Potresti provare anche ad iscriverti su linkedin, qui troverai davvero tanta gente in gamba, collegati con alcuni di loro e prova a creare delle sane connessioni.
Potresti essere una persona introversa e non sapere cosa dire o come iniziare un discorso, ti assicuro che la maggior parte dei professionisti che incontrerai, sia sui social che nel mondo reale, sarà felice di aiutarti o per lo meno di prestarti un po’ di attenzione, quindi non avere paura del confronto.
Per iniziare una discussione può bastare una semplice presentazione, ponendo poi l’attenzione sulla persona che hai davanti (o in chat), vedrai che con la pratica troverai il modo giusto per farlo.
Quali sono le tue conoscenze
Avere delle conoscenze extra, oltre a quelle indispensabili per lavorare nel campo, potrà esserti davvero utile. Ti farà emergere da quel marasma di persone tutte un po’ simili tra di loro.
Faccio un esempio preso dalla mia esperienza personale. Per anni ho lavorato a stretto contatto con persone affette da paralisi o atrofie, esperienza che mi ha cambiato radicalmente, ora il mondo della salute e del benessere sono diventati per me estremamente importanti, comprendendo anche i temi dell’accessibilità e inclusività.
Avere degli interessi al di fuori del mondo lavorativo, potrebbe essere un’arma vincente per attirare qualche azienda che lavora nel campo, prendendo in esempio il mio caso, della salute che forse cerca una giovane leva da inserire nel team di design.
Le tue passioni possono essere la tua carta vincente.
Cerca di avere pazienza
Questo consiglio è il più difficile da accettare, preparati.
So che la tua intenzione è quella di cambiare lavoro ma, se non ci sono motivi improrogabili che te lo impediscano, cerca di rimanere dove sei almeno fin quando non avrai raggiunto delle competenze base per fare il salto.
Quest’ultimo consiglio nasce dalla mia esperienza personale, avere un salvagente che ti tiene a galla può essere un aiuto oltre che, per alcuni, essere indispensabile.
Siamo arrivati alla fine ma non è detto che tu abbia le idee ancora chiare. Dico questo perché anche io sono stato dall’altra parte dello schermo e un singolo articolo non potrà placare tutti i tuoi dubbi; anzi, potrebbe averne creati di nuovi.
Se così fosse allora un buon consiglio che vorrei darti, spero non sia l’unico, è quello di continuare la tua ricerca, provando a parlare con altri studenti e professionisti del settore (ricorda il punto 3), con famigliari e amici o con chiunque possa aiutarti a diventare un UX designer.
Fare un cambiamento così importante può essere una fonte di stress ma condividere i propri pensieri può aiutare davvero tanto, ne so qualcosa.
Siamo arrivati alla fine di questo articolo, ti ringrazio e spero tu possa trovare il tuo posto in questo mondo.
L’autore, Loris Ippazio Marcucci, ci tiene a farti sapere che è reperibile su Linkedin per qualsiasi chiarimento o ulteriore consiglio al link cliccando sul suo nome.