In occasione del compleanno di quello che è a tutti gli effetti un orgoglio italiano, ovvero Giorgio Parisi, abbiamo deciso di dedicargli un piccolo spazio per far conoscere a chi ancora non ne sapesse molto, il suo lavoro e il suo contributo alla comunità scientifica internazionale.
Parisi è dunque un noto fisico teorico italiano, nato il 4 agosto 1948 a Roma, noto per il suo lavoro significativo nel campo della fisica, in particolare per le sue ricerche sulla teoria dei campi quantistici, la materia condensata, la fisica statistica e molto altro.
Ma qual è stato il suo apporto al mondo scientifico?
Giorgio Paris: le sue ricerche e la vittoria del Premio Nobel 2021
Parisi è attualmente professore di Fisica Teorica presso l’Università “La Sapienza” di Roma. La sua profondità e portata come fisico teorico sono eccezionali tanto da permettergli di contribuire a un livello elevato in diversi campi, come abbiamo già visto.
Oltre al suo lavoro in fisica, Parisi è noto per la sua vasta gamma di interessi di ricerca. Uno dei suoi studi riguardava gli stormi di storni, che lo hanno aiutato a decifrare alcuni dei misteri più profondi della fisica.
Nel corso degli anni, Parisi ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua ricerca. Ad esempio, ha ricevuto il premio Boltzmann, il premio Dirac e il premio Feltrinelli. Ha anche ricevuto il grado di Cavaliere di Gran Croce dall’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il più alto riconoscimento civile del paese.
Parisi ha ricevuto il Premio Nobel per la Fisica nel 2021 per il suo lavoro sui “spin glasses” o stati magnetici disordinati, contribuendo alla comprensione di sistemi complessi disordinati. Il suo lavoro è stato fondamentale per svelare i modelli nascosti nei materiali complessi disordinati, che è considerato uno dei contributi più importanti alla teoria della materia condensata.
Il suo lavoro ha avuto un impatto significativo in vari campi della fisica, dalla fisica statistica alla fisica delle particelle.
Il Comitato del Nobel ha sottolineato i suoi contributi alla “scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria” che hanno portato a nuove intuizioni nella teoria dei sistemi disordinati e complessi.
Nel suo annuncio, il Comitato che assegna il Nobel per la fisica ha voluto anche puntare l’attenzione su un sistema complesso in particolare: il clima della Terra. “Le scoperte premiate quest’anno dimostrano che la nostra conoscenza del clima poggia su una solida base scientifica, basata su una rigorosa analisi delle osservazioni”, aveva dichiarato Thors Hans Hansson, presidente del comitato.
“Il lavoro di Giorgio è stato fonte di profonda ispirazione per molti scienziati, e il suo elegante formalismo ha portato bellezza alla scienza, e alla vita, di molti di noi”, aveva commentato Alessia Annibale, laureata alla Sapienza e coautrice di lavori con Parisi, ora al King’s College di Londra.
“Parisi ha sviluppato un paradigma che va oltre la materia condensata” aveva detto Enzo Marinari, un fisico della Sapienza che è stato co-autore di oltre 100 articoli con il Nobel italiano. “Le sue teorie possono essere applicate a tutte le scale: il vetro, il cervello, la finanza, il volo degli uccelli, i ghiacciai e molto altro”.
Parisi ha effettuato studi fondamentali che hanno gettato le basi per la fisica delle alte energie e chiarito il ruolo del muone. Questi esperimenti hanno aperto la strada a ulteriori progressi nello studio delle particelle subatomiche.
In sintesi, il lavoro di Parisi ha fornito una nuova lente attraverso cui vedere e comprendere il mondo fisico, in particolare quando si tratta di sistemi caratterizzati da disordine e complessità. Per questo motivo, gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Fisica nel 2021.
Parisi risulta ad oggi il sesto scienziato italiano a vincere il premio Nobel per la fisica, dopo illustri predecessori: Guglielmo Marconi (1909), Enrico Fermi (1938), Emilio Segré (1959), Carlo Rubbia (1984) e Riccardo Giacconi (2002).
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I sistemi disordinati e complessi
I sistemi disordinati e complessi, i protagonisti delle ricerche di Giorgio Parisi che gli sono valse il Nobel, sono due concetti chiave nel campo della fisica e delle scienze naturali.
Sistemi Disordinati
In fisica, un sistema disordinato è un sistema in cui l’ordine o la regolarità non sono presenti o sono presenti solo in misura limitata. Un esempio comune di un sistema disordinato è un gas, in cui le particelle si muovono in modo casuale e senza un ordine definito. Altri esempi di sistemi disordinati includono materiali amorfi come i vetri, in cui gli atomi non sono organizzati in un reticolo cristallino regolare.
La presenza di disordine in un sistema può avere un impatto significativo sulle sue proprietà fisiche. Ad esempio, può influenzare la conducibilità termica o elettrica di un materiale, o può portare a comportamenti interessanti come la transizione vetro-metallo.
Sistemi Complessi
Un sistema complesso, invece, è un sistema composto da molte parti interconnesse o interdipendenti che insieme possono esibire comportamenti o proprietà che non sono evidenti dalle parti singole. Questi sistemi sono spesso caratterizzati da comportamenti emergenti, auto-organizzazione e dinamiche non lineari.
Esempi di sistemi complessi includono ecologie, economie, reti neurali, il sistema immunitario del corpo umano, il clima globale e persino l’Internet. In ciascuno di questi casi, il sistema nel suo insieme esibisce comportamenti e proprietà che non possono essere facilmente predetti o spiegati esaminando solo le singole componenti.
È importante notare che mentre tutti i sistemi complessi sono disordinati in un certo senso (nel senso che non sono perfettamente ordinati o prevedibili), non tutti i sistemi disordinati sono necessariamente complessi. Ad esempio, un gas può essere disordinato ma non è necessariamente complesso nel senso in cui usiamo il termine qui.