Sei rientrato dalle ferie ancora più stressato…
Che i programmatori siano bravi anche a fare programmi in contesti estranei a un computer è un falso mito.
Anche nella vita di un dev scadenze e eventi arrivano come fulmini a ciel sereno procurando brutti risvegli, tipo quando il calendario rema contro e invece di un bel 32 agosto vi presenta un primo settembre assolutamente inaspettato.
Quindi evacuate famiglie repentinamente, dimenticate cavi e cani nel luogo di villeggiatura e tornate a casa portandovi appresso cose senza senso come maschere e pinne, che non si mai a dicembre a Milano si apre la stagione per la caccia allo squalo sui navigli.
Siete ancora in stato confusionale quando la vostra sveglia suona, e non esiste pillola blu.
Il giorno del rientro in ufficio circa il 35% della forza lavoro in Italia è affetta da sindrome da rientro anche detta post-vacation blues (giuro esiste), un malessere psico-fisico che si manifesta con sensazioni di disagio, spossatezza e in alcuni casi più gravi, depressione. Il restante 65% non sembra accusare il colpo o semplicemente rimane in vacanza mandando improbabili certificati medici.
Che fare se si rientra nella prima percentuale?
Sentire il proprio medico, naturalmente, è la cosa più giusta da fare (mi è stato consigliato di scriverlo per evitare denunce).
Ma sappiamo che è più facile cercare sul web che cercare un numero in rubrica .
Google interrogato a tal proposito di solito punta ad articoli che suggeriscono di pianificare il rientro qualche giorno prima.
La reazione è abbastanza unanime e le risposte sempre molto colorite, la sostanza è che pianificare il ritorno è esso stesso il ritorno, quindi no grazie.
Al secondo posto a pari merito ci sono consigli su come iniziare da subito a fare sport ed evitare di abbuffarsi, proprio ora che siete tornati ad rioccupare la vostra posizione seduta e immobile per l’eternità che manco Ramses II.
Anche l’anno scorso avete pagato l’abbonamento annuale in palestra ma ci siete andati solo il 24 dicembre e il 30 giugno, la vostra cyclette è diventata l’ennesimo poggia abiti, e per quanto riguarda la vostra dieta dovete sperare che la roba meno salutare superi le possibilità del vostro ticket restaurant altrimenti non c’è nulla da fare, mangerete quello che potete.
Un pò staccato in classifica, ma un consiglio buono per i single, è pianificare un week end di svago subito dopo aver riattaccato in ufficio.
Se la vostra carta di credito può essere ancora strisciata senza scatenare allarmi antiatomici potete decidere di fare un appendice di vacanza in un luogo più prossimo e meno dispendioso, posso dirvi che funziona meglio se non cambiate tipo di meta, se siete stati al mare tornate al mare, così non dovete nemmeno metter mano ai bagaglii. Ho amici single che disfano completamente la valigia solo in prossimità delle vacanze di natale.
Per chi ha famiglia invece è un consiglio inapplicabile. La settimana in cui si torna dalle vacanze le valigie sono in giro per casa, aperte come se fossero state controllate in un qualsiasi aeroporto americano e voi viaggiaste con passaporto di uno stato canaglia a scelta. E comunque nemmeno il vostro gatto ha voglia di rimettere mano al suo trasportino in tempi così brevi.
Se quindi non potete partire e dovete presidiare la scrivania, potete documentarvi su altre soluzioni limite. Su internet ormai proliferano una serie di figure dedite alla nostra salute mentale che vanno dal caro vecchio psicologo fino alle cartomanti passando per psichiatri, counselor, coach,personal trainer, motivatori e spingitori di cavalieri.
Ognuno è una creatura di Dio quindi lungi da me esprimere un giudizio, però su molti dei loro siti ci sono consigli abbastanza fuori dalla mia portata tipo cambiare look, concentrarmi sulle proprie passioni e i propri hobby. Ma, se conoscete programmatori che abbiano passioni e hobby che esulano dall’uso di un PC, per cortesia fatemelo sapere.
Uno dei suggerimenti più bizzarri che ho trovato è quello di incontrarsi con gli amici proprio per parlare delle vacanze appena trascorse.
Un tempo forse si poteva anche fare: la pellicola da 36 pose costava 6 mila lire e lo sviluppo un’altra decina, chi faceva più di 4 rullini era considerato uno ricco o un megalomane. Le foto erano messe in dei raccoglitori che si potevano passare comodamente e chi lo teneva poteva barare prendendo le plastiche a due a due , riducendo così di molto il tedio di vedere foto tagliate male, con occhi rossi o chiusi , orizzonti inclinati e oggetti improbabili sullo sfondo.
Adesso il passaggio rituale del cellulare dove sono conservate migliaia di foto tutte uguali è proibito a Guantanamo ma ancora tollerato nelle cene tra amici, nonostante la pregressa pubblicazione delle stesse su instagram, facebook e bombardamento f2f tramite gruppo whatsapp.
Personalmente preferisco simulare i sintomi del covid.
Cosa fare quindi appena tornati dalla vacanza per superare il trauma?
Tramate per rifare il cv e cercare un nuovo lavoro.
lo so che dove state vi sentite a posto e non cambiereste per nulla al mondo, ma usatelo solo come pretesto per avere una prospettiva migliore, capire dove siete e naturalmente dove volete andare.
Innanzitutto mettere mano al cv vi permette di capire di quanto state crescendo, avere una timeline che mette delle milestone per ogni esperienza significativa e vi permette di capire la vostra velocità e quella dell’azienda in cui lavorate. E vedere anche cosa manca alla vostra carriera perché vi soddisfi.
Per vedere i pezzi mancanti non avete altro modo che confrontarvi col mercato, capire quali sono le tendenze e anche le novità, sempre ricordandovi che non possiamo imparare tutto ma abbiamo tutto da imparare.
La maggior parte delle persone non vuole fare per sempre la stessa cosa nello stesso modo. Vogliono provare cose nuove, essere creativi e spingersi oltre per migliorare sé stessi e il proprio lavoro. Per chi pensa che questo comporti dei rischi, be’ si assolutamente, ma è solo rischiando che si cresce veramente.
E questo vale anche per le aziende
Rimane il fatto che settembre è il periodo migliore per cercare un nuovo lavoro, anche se platonicamente.
I fattori da considerare sono molti come l’individuazione del periodo di maggior ricambio del personale e la riorganizzazione delle risorse economiche, il raggiungimento degli obiettivi e la previsione di bilancio per l’anno seguente, nonché complicate congiunzioni fiscali che mettono una dannata fretta ai colleghi delle risorse umane.
Infatti inviare il curriculum a settembre risulta più efficace anche perchè i recruiter sono appena rientrati ed hanno un mindset meglio disposto a affrontare nuove sfide e valutare positivamente i candidati.
Quindi fate il punto, guardatevi intorno e mandate il cv dove meno pensavate di poter applicare, un vostro messaggio nella bottiglia in attesa di essere raccolto da qualcuno.
E se siete ancora baciati dal sole, riuscite a stare solo sdraiati e anche vedere da lontano il vostro monitor vi provoca nausea a vertigini, delegate la ricerca a chi lo fa di mestiere per voi.
Naturalmente a uno come Jerry Maguire, non a gente senza nome.
Uno a cui potrete cantare per telefono “Show me the money” senza che dall’altro capo si sentano le solite lamentele sui dev senza cuore…