Le giornate internazionali dedicate a qualsivoglia piccola invenzione o avvenimento sono innumerevoli e quasi ogni giorno ce n’è una diversa, e oggi non fa di certo eccezione. Il 28 giugno è infatti il giorno in cui viene celebrato il tasto CAPS LOCK, una delle ricorrenze più bizzarre e stravaganti dell’intero calendario. Ma di cosa si tratta?
Ebbene, anche se non sembra, siamo sicuri abbiate capito bene, oggi è il CAPS LOCK DAY, la giornata dedicata al tasto in grado di rendere maiuscole le lettere, senza la necessità di tenerlo sempre premuto. Questo potrebbe spiegare il proliferare di post o stories in capslock nei quali potreste esservi imbattuti durante il giorno.
Tuttavia, in realtà la motivazione dietro questa giornata internazionale è del tutto opposta a quello che si può pensare. Il proposito di oggi è invero quello di far riflettere sull’uso smodato che talvolta si ha del tasto che blocca le maiuscole. Quindi la ricorrenza è volta a sbeffeggiare l’abuso dei caratteri maiuscoli sul web.
Il CAPS LOCK Day: com’è nato e perché
A ideare il CAPS LOCK Day è stato l’informatico Derek Arnold, stanco di leggere un’esagerata quantità di email e messaggi scritti in maiuscolo. E quindi, proprio per ironizzare e sdrammatizzare, Arnold aveva dapprima scelto il 22 ottobre come giornata in cui tutti avrebbero dovuto digitare solamente con il blocco maiuscole attivato.
Un’invenzione quindi del tutto americana, ma ad oggi il CAPS LOCK Day, si è diffuso in tutto il mondo, grazie soprattutto ai devs e ai nerds informatici, e ed è ormai conosciuto e festeggiato – o sbeffeggiato – anche in Italia, quantomeno nella bolla degli addetti ai lavori tech.
Negli anni la giornata del CAPS LOCK si è sdoppiata e non si festeggia solamente una, bensì due volte l’anno: sia il 22 ottobre, sia il 28 giugno, giorno della scomparsa di Billy Mays, un televenditore molto popolare, entrato anche nella cultura pop grazie a film e serie tv, che era solito urlare come metodo comunicativo per indurre gli spettatori all’acquisto.
Questo perché nel web, chi scrive in maiuscolo è considerato uno che urla e sbraita. E infatti, nel galateo di Internet scrivere un’intera frase o una parola a grandi caratteri equivale a urlare, il che viene conseguentemente percepito come un atteggiamento aggressivo. Anche se spesso chi lo fa non è del tutto cosciente del significato di quei simboli maiuscoli. Così, per prendere in giro i “maiuscolosi”, spesso considerati boomer o comunque persone al di fuori della comunicazione in rete si celebra questa ricorrenza, che ha persino un hashtag dedicato, ovviamente tutto in maiuscolo: #CAPSLOCKDAY.
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La storia dal CAPS LOCK
Ma come siamo arrivati ad avere un tasto che permette di trasformare tutte le lettere minuscole in maiuscole? Ebbene, il tasto blocco del maiuscolo è apparso per la prima volta nel 1878 sulla Remington 2, una macchina da scrivere già proiettata verso il futuro. Infatti questo particolare modello, oltre al design QWERTY della sua tastiera vantava anche un’assoluta new entry, un bottone che avrebbe rivoluzionato per sempre la scrittura tipografica.
Prima della Remington 2, sulle macchine da scrivere dal 1870 in poi, avevano iniziato a posizionare due simboli o lettere, spesso una lettera minuscola e il suo corrispettivo maiuscolo, su ciascuna barra dei caratteri, per risparmiare spazio e tempo nel digitare.
Per passare da una lettera maiuscola a una minuscola era stato quindi inserito il tasto shift, che non era però pensato per un utilizzo prolungato, ma serviva a rendere maiuscola soltanto una lettera alla volta.
Ma alla Remington, la prima vera multinazionale del settore, risolsero l’annoso problema del dover digitare per ogni lettera il tasto shift nel modello Junior, sulla cui pulsantiera compariva per la prima volta in assoluto un nuovo tasto, lo shift lock, che garantiva un non trascurabile risparmio di tempo bloccando il meccanismo del maiuscolo.
Nell’era dei computer però non serviva più un tasto che fisicamente faceva in modo si potesse alternare la barra dei caratteri tra ciò che era scritto sopra e ciò che era scritto sotto, come minuscole e maiuscole di una singola lettera. Quindi i blocchi della tastiera erano liberi di diversificare; alcune tastiere di terminali e computer hanno mantenuto il tasto Maiusc Lock, mentre altre hanno iniziato a includerne uno nuovo, chiamato “Caps Lock”.
La principale differenza tra questa nuova invenzione e la precedente, riguarda il fatto che adesso nelle tastiere moderne, il caps lock è in grado di bloccare soltanto le lettere, rendendole maiuscole, ma non l’intera tastiera, permettendo così l’utilizzo anche dei numeri, invece che cambiarne i caratteri con i caratteri speciali.