In questa intervista, esploreremo le prospettive di Valerio Paoletti, CTO di Callmewine.com, sul futuro della figura del CTO nei prossimi 10 anni, prendendo in considerazione le sfide e le opportunità che attendono i leader tecnologici in un ambiente in continua evoluzione. Valerio condividerà anche la sua visione sull’importanza dell’intelligenza artificiale nel futuro della programmazione e della tecnologia, e fornirà preziosi consigli sul ruolo del CTO e sulle sfide da affrontare.
Come evolverà la figura del CTO nei prossimi 10 anni?
Mentre stiamo assistendo alla conclusione dell’epoca in cui il Full Stack Developer era in grado di coprire un ampio spettro di competenze, stiamo vedendo anche il tramonto del CTO altamente tecnico. Il futuro CTO sarà un leader orientato allo sviluppo tecnologico, che definisce gli obiettivi, mantiene il team coeso e ne promuove la crescita, senza perdersi nei dettagli delle tecnologie. In un panorama in costante evoluzione, con nuovi linguaggi, servizi cloud e figure specializzate che emergono ogni anno, diventa sempre più complesso rimanere al passo con tutto.
Inoltre, il CTO del futuro assumerà una maggiore responsabilità “legale” riguardo al codice sviluppato. Sebbene abbiamo già attraversato l’onda del GDPR per la protezione della privacy dei clienti, è probabile che in futuro ci sarà una maggiore regolamentazione dei bug e degli errori software, con una tolleranza ridotta.
AI generative: quale credi sarà il futuro della programmazione e della tecnologia nei prossimi 10 anni?
L’intelligenza artificiale può essere paragonata all’arrivo del trattore nell’ambito dell’agricoltura. Il suo utilizzo e sviluppo contribuiranno ad espandere la comunità di sviluppatori, migliorando notevolmente il loro lavoro. D’altra parte, ciò renderà gli sviluppatori stessi più produttivi e porterà a una riduzione dei team coinvolti direttamente in un progetto. Questa situazione comporta vantaggi significativi, in quanto consentirà alle aziende di esplorare una serie di aree spesso trascurate a causa di limitazioni di budget. Avremo così più spazio per concentrarci all’innovazione tecnologica, l’ottimizzazione della qualità del codice, la formazione, la sicurezza, le prestazioni dell’architettura e l’efficienza dell’infrastruttura.
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Puoi suggerire un libro che ti è stato utile per diventare un buon CTO?
In qualità di CTO con una forte passione per il mondo del business e delle startup, consiglio sempre il libro “Growth Hacking Mindset: Non esiste innovazione senza sperimentazione” di Raffaele Gaito, ma qualsiasi lettura relativa al tema va bene. Ritengo che l’approccio del Minimum Viable Product (MVP) e delle iterazioni veloci sia estremamente prezioso, non solo nell’ambito del business ma anche nello sviluppo tecnologico. Spesso, infatti, si investe tempo nella scrittura di codice che ha una breve vita utile. In alternativa, si sperimentano nuove tecnologie per componenti significative dell’applicazione, ma adesso abbiamo il vantaggio di poter sfruttare l’architettura a microservizi per fare esperimenti, un modo fantastico per migliorare e provare velocemente senza farsi troppo male.
Descrivi con una metafora il ruolo del CTO secondo la tua visione?
Il CTO deve essere un po’ il Generale Leia (Star Wars), competente, appassionato e un po’ ribelle.
Quali sono le 3 caratteristiche di un buon CTO?
– Competente
– Appassionato
– Ribelle
Quali sono le 3 sfide più difficili di un CTO?
– Gestione delle deadlines
– Solidità dell’infrastruttura
– Capacità di sviluppo del team
Come si valuta un buon CTO?
– Leadership e Gestione del Team
– Pianificazione Strategica
– Innovazione
Quali sono i 3 need principali da considerare quando si sceglie lo stack tecnologico?
– Flessibilità e Agilità
– Team e figure professionali nel mercato disponibili
– Reputazione e Storia
Qual è l’errore più insidioso che si può commettere quando si decide lo stack tecnologico?
Scegliere uno stack tecnologico non abbastanza maturo, ogni anno nascono e muoiono linguaggi, bisogna fare attenzione a quali si scelgono.
Qual è il suggerimento che avresti voluto avere quanto ti sei trovato a scegliere per la prima volta lo stack tecnologico?
Controllare la roadmap di sviluppo del linguaggio\framework scelto e capire se c’è il tempo e la capacità di seguire ed implementare gli aggiornamenti previsti nel proprio progetto.
Come ti tieni aggiornato sulle novità tech?
La mia newsletter preferita è quella di Laravel, lo sviluppo di nuovi package ed integrazioni per questo framework PHP mi tiene aggiornato sui nuovi servizi e tecnologie più usati dalla community di developers.
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