Nel mondo della medicina e della tecnologia, l’innovazione continua a guidare le scoperte e le soluzioni rivoluzionarie. Per capire meglio come l’intelligenza artificiale stia trasformando anche questo settore, oggi intervistiamo Alessandro Pascone, CTO di TELEMED Medical Systems, un’impresa specializzata in ecografia avanzata.
Ciao Alessandro, tu lavori in TELEMED Medical Systems un’impresa che opera nel campo molto specifico dell’ecografia. Come si sta evolvendo questa tecnologia?
L’ecografia sta crescendo grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale in settori come la telemedicina e la robotica. Con TELEMED Medical Systems lavoriamo con università italiane e internazionali come Cambridge per sviluppare nuove applicazioni, inclusa la robotica assistita.
È un campo molto promettente. Come è nata TELEMED Medical Systems?
La nostra azienda è nata nel 2007 dal fondatore Vito Moccia che ha oltre 40 anni di esperienza nell’ecografia. Abbiamo iniziato commercializzando sistemi innovativi e poi siamo diventati sviluppatori e system integrator. Ora creiamo tecnologie hardware e software basate sul nostro know-how per rispondere alle sempre più sfidanti esigenze di mercato.
Sei un CTO molto giovane, come vedi l’evoluzione del tuo ruolo nei prossimi anni?
Il ruolo del CTO diventerà sempre più strategico, richiedendo competenze non solo tecniche ma anche di leadership, gestione del team e abilità di attrarre talenti. Queste skill saranno essenziali per guidare l’azienda attraverso la transizione verso l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie.
Secondo la tua visione, qual è il futuro della programmazione e della tecnologia?
L’intelligenza artificiale sta mostrando il suo potenziale, permettendo alle macchine di ragionare in modo simile all’essere umano. Stiamo entrando in un’era in cui l’IA generativa sta emergendo e il ruolo del CTO sta evolvendo da esperto tech a imprenditore tecnologico.
Puoi consigliare dei libri utili per chi vuole diventare CTO?
Certamente! Ne ho tre:
- “Da zero a uno” di Peter Thiel, offre un’interessante prospettiva sull’innovazione e sugli investimenti.
- “The Lean Startup” di Eric Ries presenta un approccio agile all’innovazione.
- “The Invested Investor” di Peter Cowley tratta delle relazioni tra imprenditori e investitori nel contesto delle startup.
Come descriveresti il ruolo del CTO con una metafora?
Il CTO è come l’architetto di Matrix; ha il compito di mantenere la simulazione in esecuzione e di migliorarla tecnologicamente ad ogni interazione.
Quali sono le tre caratteristiche chiave di un buon CTO?
Un bravo CTO deve avere le seguenti qualità:
- Prima di tutto una buona leadership, fondamentale per trattenere i talenti in un mondo globalizzato: gli sviluppatori e le sviluppatrici sono ormai il fulcro delle aziende. Questo è dimostrato anche da alcuni eventi recenti, come la vicenda di Twitter e Elon Musk;sono figure influenti che scelgono dove lavorare.
- Secondariamente la visione: il CTO deve far convergere la tecnologia con la strategia aziendale e gli obiettivi dell’organizzazione.
- In ultimo, ma non meno importante, è la competenza tecnica: un background tecnico solido consente al CTO di comprendere le nuove tecnologie in un mondo in costante evoluzione. L’apprendimento continuo è cruciale per adattarsi a nuovi concetti e idee emergenti.
A proposito di mantenersi informato, quanto è importante che un CTO continui ad imparare?
Fondamentale. Un CTO deve essere sempre attivo nella formazione e nell’innovazione per evitare di rallentare l’azienda.
Secondo la tua visione, quali sono le sfide di un CTO?
Le sfide che un CTO deve affrontare sono le seguenti:
- Riuscire ad innovare: In un mondo in costante evoluzione tecnologica, è essenziale avere leader capaci di guidare l’azienda attraverso una visione e uno spirito innovativo.Se questa spinta cessa di esserci , sarà difficile che il CTO riesca a contribuire alla cresctita dell’azienda per cui lavora.
- Trattenere i talenti: Le nuove generazioni cercano aziende dove il loro lavoro possa avere impatti significativi con la possibilità di contribuire in modo responsabile.
- Controllare i rischi: tuttavia per evitare collassi, non è sufficiente concentrarsi esclusivamente sull’innovazione, ma occorre considerare anche quanto rinnovamento la struttura aziendale è in grado di sostenere. È importante mantenere un equilibrio tra innovazione e sostenibilità finanziaria. Un CTO di successo deve comprendere l’importanza del profitto.Ciò permette all’azienda di espandersi, attirare nuovi talenti, investire in ricerca e sviluppo e progredire. Questo è un aspetto fondamentale, soprattutto quando si ha a che fare con investitori interessati a vedere risultati concreti e una crescita sostenibile.
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Come si valuta un buon CTO, quali sono le metriche per misurare il proprio successo?
Questa è una domanda importante, considerando quanto sia variabile il concetto di successo oggi. Non esiste una regola fissa per valutare il lavoro di un CTO, ma ci sono linee guida utili. Due importanti metriche sono sicuramente:
- L’innovazione tecnologica: Il CTO deve essere in grado di dimostrare che l’azienda è all’avanguardia sia dal punto di vista economico che tecnologico. Questo significa sfruttare il budget disponibile per rimanere competitivi.
- la soddisfazione e la competenza del team tecnico.In un’epoca di crescente complessità, il CTO è valutato anche in base alla sua capacità di creare e gestire un team tecnico di alto livello. Avere professionisti di talento nel team fa davvero la differenza e rafforza l’azienda.
Un punto di riflessione che vorrei portare all’attenzione è la capacità dell’Italia di attrarre talenti. Nel nostro Paese, c’è una mancanza di incentivi che spinge i talenti a cercare opportunità all’estero. Se riuscissimo a creare un ambiente più favorevole, potremmo attrarre talenti da multinazionali e aziende internazionali, il che sarebbe un grande vantaggio per il settore imprenditoriale italiano.
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