Perchè dovrei leggere libri per dev quando imparo meglio con i video di Tiktok o youtube che tra un capitolo e l’altro mi propongono video di modelle o i goal di Cristiano Ronaldo? Il vostro cervello reagisce in maniera diversa, sappiatelo.
Non so se vedere una modella in bikini tra i video di uno che, in un inglese naive, vi spiega un pattern su Golang vi renda più intelligenti. Un libro sì: è una tecnologia che usiamo da millenni, se consideriamo libri anche le tavolette di argilla dei Sumeri, e non ha side effect nocivi, nemmeno quelli su personaggi controversi o teorie complottiste. Quindi leggiamo, soprattutto libri per dev, finchè possiamo.
1. Rust di Carlo Milanesi
Più di 350 pagine su Rust, il linguaggio con dei benchmark che sembra il cruscotto di una ferrari qualsiasi e che è stato scelto per “svecchiare” il kernel di Linux, e sappiamo quanto la gente che sta dietro a Linux sia esigente e snob, Torvald per primo.
Se i linguaggi con cui avete sviluppato finora si sono un po’ appannati, se le loro nuove versioni non hanno innovato molto e vi resta un sacco di tempo per studiare cose nuove e se infine state entrando nel mondo della programmazione e volete iniziare a fare le cose da grandi, questo è un bellissimo libro da cui cominciare.
2. Freelance per sempre. Manuale della libera professione: appunti, regole e consigli strategici di Davide Bertozzi
Va letto come una biografia, chi fa il freelance viene da percorsi talmente incredibili che a cercare di tirar fuori una storia comune si rischia sempre di mischiare elementi che non legano insieme o che, se legano, rischiano di deflagrare.
Però ogni esperienza in questo mestiere è preziosa e ci sono spunti, esperienze aneddoti che è bene tenere sempre a mente per farne tesoro.
3. Operazione bestseller. Dietro le quinte del successo editoriale di Valentina Notarberardino
Decenni fa Pennac ci aveva un po’ svelato, sempre col suo stile ironico e caustico, quello che succede nel mondo dell’editoria, con il suo bellissimo “la pennivendola”.
Abbiamo dovuto aspettare un po’ ma finalmente qualcuno ci fa fare un viaggio più documentaristico, rimanendo leggeri, su come un libro sia molto più del suo contenuto e di come spesso, avere il piacere di leggere quello giusto per noi, scaturisce da una serie di eventi incredibilmente fortunati e dalla passione che centinaia di persone addette ai lavori, mettono nel loro quotidiano.
4. Web Security spiegata in modo facile di Malcom Mcdonald
Un libro fuori dagli schemi, che affronta temi attuali con un approccio chiaro e accessibile, distinguendosi dai classici manuali spesso resi inutilmente complessi. Qui, invece, l’obiettivo è rendere comprensibili argomenti che possono generare un certo disagio, ma che è fondamentale padroneggiare.
È un po’ come vivere un film di Hitchcock: ti immedesimi nel protagonista, imparando però una lezione essenziale, ad esempio che al ristorante è meglio non alzarsi mentre il cameriere chiama a gran voce, per non ritrovarsi catapultati in un intrigo internazionale capace di trasformarsi in un incubo senza fine.
5. Game culture. Luoghi non comuni del videogioco di Francesco Toniolo
Non sono più un videogiocatore accanito, da quando guido il motorino in giro per Roma il mio record è stare in sella senza cadere più a lungo possibile. Però il mondo dei videogiochi continua ad affascinarmi e mi affascinano le storie legate alla creazione, alla distribuzione, al successo e al fallimento sia dei grandi titoli che costano ormai come film hollywoodiani, sia dei prodotti indie delle piccole startup del sud italia.
Chiaro che se un libro mi parla di queste cose mi sento subito come Duke Nukem che tira i soldi alle ragazze nello strip club “Shake It Baby…”.
6. Project Manager di Giulia Bezzi
Chi è il project manager ? cosa fa? di cosa si nutre?
L’autrice ci parla della sua esperienza citando casi concreti in un tessuto economico-culturale come quello italiano che è peculiare in ogni suo aspetto figuriamoci quando si tratta di gestire qualcosa. Quindi niente equazioni del tipo “sono una buona madre di 15 figli = riesco come project manager” che caratterizzano molto manuali anglofoni.
Un testo scritto citando strumenti e metodologie che vengono applicate in casi concreti e che sappiamo essere utili al successo del nostro progetto ma che continuiamo a non applicare nella quotidianità. Da tenere sempre a portata di mano per capire in quale fase siamo e come possiamo superare alcuni momenti bloccanti. Per quanto riguarda l’incipit sicuramente possiamo arrivare ad avere un caos creativo , probabilmente aumentiamo l’efficienza ma eliminare lo stress la vedo veramente dura.
7. Il re invisibile. Storia, economia e sconfinato potere del microchip di Cesare Alemanni
Dopo avere letto “Chip War” l’anno scorso, seguire le vicissitudini legate alla produzione dei chip da un punto di vista economico politico è uno degli argomenti che mi affascina di più e sul quale mi ritrovo spesso a fare congetture degne di un “jack ryan de noantri”.
Intel in un anno costruisce fabbriche per chip che poi gli impediscono di vendere, la Cina mette sempre più le mani sulle terre rare e in Corea del Sud scoppia un colpo di stato, basterebbe mettere questi tre elementi nel vostro prompt di AI generativa preferita per avere un romanzo di spionaggio internazionale degno di Tom Clancy.
Chiaramente è facile prendere delle allucinazioni, grazie al libro di Alemanni potrete farvi un idea di quale sia lo scenario attuale e ipotizzare quali saranno gli sviluppi. Data is the new oil sta diventando un mantra sempre più vero, anche riproponendo le stesse lotte di potere che hanno caratterizzato l’ultimo secolo.
8. Crisi reputazionali ai tempi dell’infosfera di Daniele Chieffi
Il vostro post su linkedin potrebbe farvi perdere una promozione a lavoro? Complimentarsi su facebook per la qualità del caffè del bar all’angolo può scatenare vendette trasversali? Intervenire sulla chat di whatsapp delle mamme in difesa di una maestra può costringervi al cambio di scuola, casa, città?
Non bisogna per forza essere i Ferragnez perché i social influenzino la vostra vita anche in maniera drammatica. Per questo credo che una lettura del genere sia sempre molto utile per gli addetti ai lavori, ma vada anche proposta a chi pensa di essere lontano da questo tipo di pericolo. Per parafrasare la mia Prof di latino “Verba volant, scripta manent”.
9. Built to last. Come costruire aziende destinate a durare nel tempo di Jim Collins, Jerry I. Porras
Il “come” è sicuramente fuorviante, non si tratta del manuale per fare soldi velocemente grazie a una startup che si trasforma in un unicorno dall’oggi al domani lavorando solo 4 ore al giorno.
Qui vengono analizzate 18 aziende che ce l’hanno fatta, analizzando il substrato economico in cui si sono sviluppate e analizzando le ragioni del loro successo comparandolo con l’insuccesso dei loro competitors. Se avete letto e amato “Good to Great” questo è un seguito ideale.
10. Phishing. L’economia della manipolazione e dell’inganno di George A. Akerlof, Robert J. Shiller
Siamo soliti intendere il phishing come legato alle e-mail o al web in generale, ma quello di utilizzare tecniche fraudolente per ottenere vantaggi economici e non, è una prassi molto più antica e applicabile a uno scenario molto più vasto.
Un bel panorama sulle esche e trappole, a volte veramente grottesche, che in vari campi del quotidiano fanno di ciascuno di noi un potenziale bersaglio.
11. La materia del mondo. Una storia della civiltà in sei elementi di Ed Conway
“Abbiamo la tendenza di non prestare attenzione a questo genere di cose finchè non iniziano a scarseggiare” è bastata questa frase per farmi capire quanto sia importante leggere questo libro.
12. Right Kind of Wrong: Why Learning to Fail Can Teach Us to Thrive di Emy Edmondson
Imparare a cadere può tornare utile in molti sport ed a quanto pare anche in molte attività imprenditoriali. Personalmente vedo ancora molta resistenza ad abbracciare il fallimento come tappa dovuta per un futuro successo. Ed ancora di meno sono le persone che ne escono con qualcosa di positivo.
La Edmondson ci da addirittura un modello per navigare il fallimento e affrontarne efficacemente le conseguenze per non averne più paura. Un libro consigliato sia ai manager che ai genitori.
13. How Big Things Get Done: The Surprising Factors Behind Every Successful Project, from Home Renovations to Space Exploration di Bent Flyvbjerg
Mentre la metro C a Roma procede di una stazione ogni due anni, una via crucis moderna, in questo libro ci svelano come progetti ambiziosi vengono pianificati e realizzati in tempo e nei limiti di budget, si va dall’Ipod alla Sidney Opera House fino al ristrutturare casa.
14. Elon Musk di Walter Isaacson
Purtroppo il libro non tratta della sua sponsorship a Trump né del suo tentativo di farsi pagare più di 50 miliardi di stipendio. Però dal farsi menare dai bulli in Sud Africa fino a ergersi a paladino della contro rivoluzione woke ogni capitolo sembra dedicato a un personaggio diverso, invece è sempre lui.
Dall’autore della bio autorizzata su Steve Jobs, il ritratto dell’imprenditore più controverso di sempre. La bio su Jobs è di circa 800 pagine la sua si ferma a poco più di 700, ma credo che ci sia ancora molto da scrivere.
15. Cobalt Red: How the Blood of the Congo Powers Our Lives” di Siddharth Kara
Se sulla fabbricazione di chip si combatte una guerra silenziosa, fatta di brevetti, tecnologie segrete e fabbriche inaccessibili, le materie prime che servono per l’industria IT scatenano conflitti molto meno diplomatici e molto più comprensibili nella loro orrenda banalità. Siddharth Kara porta il lettore nelle miniere di cobalto della Repubblica Democratica del Congo, una regione devastata da abusi sui diritti umani, sfruttamento lavorativo e devastazione ambientale.
Questo libro è un must-read per chiunque voglia comprendere le complesse dinamiche tra progresso tecnologico e giustizia sociale, una lettura che lascia molto amaro in bocca ma l’alternativa è una pericolosa inconsapevolezza.
16. Quantum Supremacy: How the Quantum Computer Revolution Will Change Everything di Michio Kaku
Il Quantum computing sta pian piano perdendo quel suo aspetto che lo avvicina al monolite nero di 2001 odissea nello spazio e pian piano ci sta svelando i suoi misteri, facendoci vedere anche applicazioni pratiche del suo utilizzo.
Chiaramente la stampa di settore rimane un po’ ostica specialmente per chi non partecipa a eventi in cui qualche illuminato cerca di spiegarne il funzionamento a un branco di bipedi, ben vengano quindi libri come questo Quantum Supremacy, in cui Michio Kaku esplora l’affascinante mondo della computazione quantistica e il suo potenziale rivoluzionario.
Con il suo stile chiaro e accessibile spiega i principi della fisica quantistica che stanno alla base di questa tecnologia e traccia le sue implicazioni in campi come l’intelligenza artificiale, la sicurezza informatica, e la medicina.