Hai frequentato corsi, seguito seminari online, partecipato a workshop e adesso i gattini del tuo wallpaper non si vedono più perché hai il desktop pieno di cartelle con i progetti di UX che hai accumulato.
Oppure… Lavori già in ambito UX, hai gestito miriadi di progetti e vuoi finalmente mostrarli al grande pubblico.
Sì, sto parlando di te! In entrambi i casi la soluzione è una sola: è giunta l’ora di creare il tuo portfolio.
Avere un portfolio aggiornato ti permette di raccogliere e valorizzare il tuo lavoro ed è il modo migliore per mostrare agli altri le tue competenze.
Se non sai da dove iniziare, qui troverai tutto quello che ti serve sapere per fare un figurone!
Che cos’è l’UX Portfolio
Il portfolio è una raccolta di progetti che ti permette di mostrare il tuo approccio al lavoro e le tue capacità. Ti consente di illustrare l’evoluzione della tua carriera mettendo in risalto la qualità del tuo metodo e le competenze che hai acquisito durante il tuo percorso di studi o lavorativo.
E non solo: il portfolio non si riduce a un elenco asettico di immagini e termini tecnici, ma è uno strumento che ti permette di farti conoscere.
É importante inserire una sezione personale in cui racconti il tuo percorso di studi, le competenze che hai acquisito, e le motivazioni che stanno dietro alla tua scelta di diventare UX Designer.
Non avere timore a raccontare un po’ di te: chi leggerà la tua presentazione avrà modo di scoprire chi sei e di capire il valore che puoi portare attraverso il tuo lavoro.
In generale, un portfolio che si rispetti deve includere:
- una copertina, preferibilmente con una tua foto o il tuo logo.
- Un indice dei contenuti.
- Una breve descrizione personale e delle tue esperienze di studio e lavorative.
- Una selezione di case study.
- Una pagina conclusiva con i tuoi contatti.
Ricordati che un portfolio di UX è esso stesso un progetto di UX, quindi dovrai fare attenzione alla leggibilità del testo, al contrasto dello schema colori e all’impaginazione. Chi sfoglierà il tuo portfolio merita una piacevole user experience!
Inoltre, prima di iniziare a creare il tuo portfolio devi definire il tuo obiettivo, ovvero se vuoi creare una raccolta di case study selezionate da presentare a un colloquio di lavoro oppure se vuoi esporre i tuoi progetti a un pubblico più ampio.
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Il portfolio PDF
Se vuoi candidarti per una posizione di lavoro, avere un portfolio in formato PDF da mostrare durante i colloqui è un vantaggio che ti potrà aiutare nel processo di selezione.
In certi casi è addirittura necessario, dato che alcune aziende non accettano candidature prive di portfolio nemmeno per profili junior.
Questo non significa che devi condividere decine di case study: tra tutti i tuoi progetti, scegline due o tre (meglio la qualità che la quantità) in base all’attinenza con il ruolo per cui ti stai proponendo e che siano in linea con l’ambito in cui opera l’azienda.
Spesso chi si occupa di selezionare CV e portfoli ha poco tempo a disposizione, quindi devi riuscire a catturarne l’attenzione.
Valuta con cura quali case study includere, preferendo quelli in cui hai utilizzato competenze differenti: è un ottimo modo per mostrare la tua versatilità.
Per descrivere in modo efficace un progetto, inserisci una breve introduzione che racconti il contesto in cui è stato sviluppato (anche riportando il brief iniziale). Inoltre, spiega quali erano il punto di partenza e gli obiettivi da raggiungere.
Le immagini hanno un notevole impatto visivo: puoi mostrare le idee iniziali scritte sui post-it e gli schizzi che illustrano il tuo processo creativo, le moodboard e le deliverable. Ricorda che ogni immagine o fotografia deve essere sempre corredata da una breve descrizione in modo che sia immediatamente comprensibile.
Il portfolio deve attirare l’attenzione sulle tue capacità: oltre al risultato finale, è essenziale mostrare il modo in cui hai ragionato, il processo che hai implementato per arrivare alla soluzione e come hai deciso di realizzarla, anche citando gli strumenti software che hai utilizzato.
Così facendo, potrai dimostrare quale valore aggiunto puoi portare all’azienda e perché dovrebbero scegliere proprio te!
Se i progetti che hai scelto sono frutto di una collaborazione, ricordati di citare i tuoi colleghi e di sottolineare come tu hai contribuito. Questo ti permetterà di dimostrare che sei in grado di lavorare in team e di fare gioco di squadra.
Alcune aziende chiedono alle proprie risorse la firma di un NDA, ovvero un Non-Disclosure Agreement che vieta loro di divulgare i progetti su cui hanno lavorato. Per ovviare a questo inconveniente puoi ricreare un progetto simile a quello realizzato per l’azienda, ma cambiando tipografia, palette colori, logo e tutto ciò che è riconducibile a essa o al cliente. In questo modo potrai mostrare il tuo processo di lavoro senza incorrere in rischi dal punto di vista legale.
Infine, oltre al contenuto del portfolio, è importante anche il modo in cui i progetti vengono raccontati. Rendi lo storytelling coinvolgente, come se ogni progetto fosse un’avventura di cui tu sei il protagonista, inserendo anche qualche considerazione dal punto di vista personale.
Lettura consigliata: Cambio lavoro: divento UX designer
L’UX portfolio online
Disporre di un portfolio online aggiornato è sicuramente un’ottima strategia per aumentare le possibilità che aziende e potenziali clienti ti contattino.
Per il portfolio online valgono quasi tutte le istruzioni che hai letto finora, ma non essendo rivolto a una singola azienda puoi inserirvi progetti che spaziano tra vari ambiti. In questo modo potrai farti notare da realtà che operano in settori diversi.
Anche in questo caso deve essere presente una pagina che contenga una breve biografia, i tuoi contatti e i collegamenti utili (ad esempio al tuo profilo LinkedIn).
Nel caso non volessi condividere le tue informazioni personali con chiunque, è possibile proteggere il sito con una password da comunicare a persone selezionate.
Se i progetti che vuoi mostrare sono molti, puoi suddividerli in categorie e rendere il sito più ordinato e la navigazione più semplice.
Un’alternativa è presentare i progetti in ordine cronologico: è un modo per mostrare l’evoluzione delle tue competenze nel tempo.
Se sei un freelance, puoi anche includere una pagina in cui elenchi i servizi che offri e un form per essere contattato dai potenziali clienti.
Pro tip: rendi il tuo sito accessibile scegliendo accuratamente lo schema colori e aggiungendo alternative testuali alle immagini. Questo renderà il sito fruibile anche da parte di persone che hanno differenti esigenze visive o che utilizzano screen reader.
Adesso tocca a te!
Ora che hai scoperto tutti i trucchi per costruire il tuo portfolio, non ti resta che metterti all’opera.
Esistono numerosi software e siti web che mettono a disposizione template semplici da utilizzare anche per i neofiti, trovi i link dei più gettonati qui sotto.
E se dopo aver letto questo articolo avrai bisogno di aiuto, potrai sempre contare sulla Sherpa Community.
Siamo un gruppo di UX designer e affini, da junior a senior, sempre pronti a condividere idee, supportarci e organizzare eventi inclusivi – sì, hai letto bene: noi non discriminiamo nessuno.
Se vuoi avere un parere sul tuo portfolio e fare due chiacchiere sulla UX (o anche sui wallpaper coi gattini), ti aspettiamo su Discord!
Lettura consigliata: Rendere il web accessibile a chiunque
Articoli e siti utili
Ecco alcuni articoli e siti da cui trarre ispirazione per creare il tuo portfolio:
L’autrice
Ciao, mi chiamo Cristina e da grande voglio fare la UX Designer! Dopo essermi laureata in Genetica e aver lavorato diversi anni in ambito farmaceutico, ho deciso di andare alla ricerca di un lavoro più creativo e che rispecchi le mie passioni. Attualmente mi occupo di Social Media Management & Content Design e mi sto formando su UX Design e Copywriting. In attesa di trovare il lavoro dei miei sogni, condivido le nozioni che sto imparando sul mio blog UX_Uwhy.