Come tutti gli anni, si è svolta la conferenza Codemotion a Milano il 22 e il 23 Ottobre 2024, che richiama tantissime persone sia in qualità di speaker che come attendee e Tech Expert.
Molti di voi conoscono già la conferenza annuale di Codemotion, oggi, però, vogliamo raccontarvi l’esperienza dei nostri due designer, Claudia Saffioti e Marius Coman, che hanno preso parte all’edizione come Tech Expert in UX e accessibilità.
Parlando con le persone presenti alla fiera, Claudia e Marius hanno compreso che la collaborazione tra design e programmazione può (e deve) essere ulteriormente migliorata. I nuovi modi di lavorare e le tecnologie emergenti offrono l’opportunità di rendere questa collaborazione ancora più efficace, con l’obiettivo comune di creare prodotti digitali che siano funzionali, usabili, accessibili, scalabili e, perché no, anche esteticamente gradevoli.
Per quanto ci riguarda, era la nostra prima partecipazione ad un evento dedicato ai nostri amici amanti del codice, ci è sembrato quindi giusto raccontare come è andata dal nostro punto di vista.
Accoglienza e atmosfera alla Conferenza Codemotion Milano 2024
Se dovessimo descrivere l’atmosfera della fiera con una parola soltanto, diremmo: calorosa. Già sulla metro potevamo riconoscere chi stava andando alla conferenza, anche se nessuno di noi aveva il cartellino con il badge, e questo la dice lunga sulla quantità di gente che ci saremmo aspettati di trovare (abbiamo scoperto poi, che i partecipanti nelle due giornate sono stati quasi 4.000).
La fila, anche se molto lunga, scorreva velocemente e non abbiamo patito particolarmente il fatto di “stare in coda da soli”, anzi ci ha dato modo di osservare e iniziare a scaldarci prima del keynote di apertura.
L’accoglienza in generale è stata molto positiva, appena entrati siamo andati a conoscere le altre persone, che come noi, si erano candidate come Tech Expert.
Chi è un Tech Expert?
La nostra partecipazione alla conferenza è stata impreziosita dall’opportunità di lasciare un contributo in prima persona. Entrambi noi autori di questo articolo siamo abituati ad aiutare la community di design in vari modi, forse per questo motivo abbiamo subito colto l’occasione di partecipare come Tech Experts in design e accessibilità.
Per chi non lo sapesse un Tech Expert è una persona “esperta di tecnologia” all’interno del proprio ambito lavorativo.
Per spiegarla in maniera semplice, è una persona di riferimento alla quale chiunque può rivolgersi all’interno della conferenza, per fare domande, rispondere a delle curiosità, oppure semplicemente scambiare delle chiacchiere (e del sano networking).
Che cos’è l’accessibilità?
Da definizione possiamo leggere che:
“Per accessibilità si intende la capacità dei sistemi informatici, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari. Nessun utente deve essere discriminato e deve quindi poter accedere alle informazioni e ai servizi digitali erogati dalla Pubblica amministrazione.”
Viene da se, quindi che il design e lo sviluppo devono andare a braccetto con questa componente in quanto parte integrante delle esperienze digitali che progettiamo ogni giorno.
Se viene a mancare o non si tiene conto anche di questo aspetto avremo dei prodotti digitali che non tengono conto di tutti e quindi potremmo rischiare di compromettere una riuscita efficace del nostro prodotto.
Cosa hanno in comune design e programmazione?
Design e accessibilità sono due ambiti che possono sembrare un po’ distanti da un tema come quello della programmazione, ma in realtà non è affatto così.
Entrambe le discipline (design e programmazione) contribuiscono alla realizzazione di prodotti digitali.
Se questi prodotti saranno di successo o meno, lo decreterà, insieme a tutti gli altri fattori, anche il grado di collaborazione raggiunto tra queste due figure professionali, che spesso purtroppo si dimenticano di far parte della stessa barca.
Il design, non è solo una questione estetica, ma una parte integrante del processo di sviluppo delle interazioni digitali.
Un prodotto digitale senza il design, rischierebbe di perdere di vista i bisogni dell’utente, cadendo in una sfilza di funzionalità infinite. Al contrario, il design senza la programmazione, rimarrebbe soltanto una buona idea incompiuta.
Viene da sé, quindi, che le parti devono lavorare in modo sinergico fra loro.
Il tutto si potrebbe riassumere con la seguente frase: “Il design guida il codice, ma il codice rende il design vivo.”
La vera attrazione della conferenza Codemotion 2024
Veniamo però al sodo di questa conferenza Codemotion 2024, tra i vari talk disponibili, 9 contemporaneamente, con altrettante sale dedicate, non potevamo che trovare di nostro interesse quelli dedicati all’accessibilità e al frontend.
Tra questi segnaliamo come particolarmente coinvolgente il talk sull’utilizzo dell’attributo ARIA (Accessible Rich Internet Applications), per rendere le applicazioni web utilizzabili anche da persone con disabilità. Insieme al talk dedicato all’evoluzione che ha avuto il CSS nel tempo, che sta diventando uno strumento sempre più avanzato.
Momenti divertenti
Come ogni conferenza che si rispetti, oltre ai vari talk e momenti di networking, non sono mancati anche i momenti di gioco.
Nell’ultima parte della giornata, infatti, abbiamo partecipato a Slide Roulette, un gioco il cui scopo era creare una storia divertente su un argomento specifico.
Ad esempio, ci era capitata una slide con un lemure e del cioccolato, e l’obiettivo era inventare una storia che collegasse questi due elementi.
Alcuni se la sono cavata meglio di altri, ma tutti hanno apprezzato questi momenti comici.
Conclusioni
Se è vero che 1 foto vale 1.000 parole, in tempi come questi dove tutto si sta spostando verso il digitale, 1 conferenza dal vivo ne vale 1.000 da remoto.
Allo stesso modo, se è vero che il designer non è costretto a saper scrivere codice, è altrettanto vero che deve conoscere il mondo della programmazione per riuscire a comunicare e collaborare al meglio con i propri colleghi.
Eventi come questo diventano un’occasione unica per condividere conoscenze maturate in anni di lavoro e per scoprire, attraverso il confronto, come il settore stia cambiando. Non è solo una questione di apprendimento, ma anche di percepire da vicino le sfide e le opportunità che questa evoluzione porta con sé.
Un’evoluzione che sta avvenendo alla velocità della luce, proprio per questo non vediamo l’ora di vedere le novità che verranno condivise nelle conferenze del prossimo anno, che infatti raddoppieranno, aggiungendo all’appuntamento immancabile di Milano a fine ottobre anche il nuovissimo evento del 14 aprile 2025 a Roma, all’Auditorium della Tecnica.