Finalmente, a partire da giugno 2025, entrerà in vigore lo European Accessibility Act per tutte le aziende indipendentemente dal fatturato (qui un articolo in merito di AccessiWay).
Perché “finalmente”? Personalmente credo che l’accessibilità dovrebbe essere il fulcro della cultura di qualsiasi azienda, software, manager, developer e designer.
Viviamo in un’era in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita quotidiana, purtroppo però non tutti possono beneficiare equamente di questi progressi.
È qui che entra in gioco l’approccio A11y by Design: un approccio fondamentale che deve essere incorporato sin dalle prime fasi dello sviluppo di prodotti digitali.
Suggerisco a tutti i lettori di seguire con assiduità gli Accessibility Days, una conferenza annuale gratuita che si tiene in presenza ed anche online dalla quale c’è solo da imparare. Personalmente seguo la conferenza dal 2019 ed ogni anno ho appreso e messo in pratica teorie e tecniche per migliorare l’accessibilità dei prodotti ai quali lavoro come developer.
Un po’ di storia della nostra amica A11y
L’abbreviazione a11y per “accessibility” deriva da un metodo chiamato numeronimo. Questo metodo consiste nel mantenere la prima e l’ultima lettera di una parola e sostituire le lettere intermedie con il numero di caratteri omessi.
Nel caso di “accessibility”:
- La prima lettera è a.
- L’ultima lettera è y.
- Tra queste ci sono 11 lettere (c-c-e-s-s-i-b-i-l-i-t).
Quindi, “accessibility” diventa a11y, e questa abbreviazione è ampiamente usata in ambiti tecnici, specialmente nel web development, per facilitare la scrittura e rendere il concetto immediatamente riconoscibile, soprattutto in contesti come hashtag (#a11y), documentazione e community.
Altri esempi famosi del metodo numeronimo sono:
- i18n per “internationalization” (18 lettere tra “i” e “n”).
- l10n per “localization” (10 lettere tra “l” e “n”).
European Accessibility Act
Un aspetto importante da considerare è l’entrata in vigore dello European Accessibility Act (EAA), che impone agli stati membri dell’Unione Europea di garantire che prodotti e servizi digitali siano accessibili a tutti entro il 2025.
Questo significa che aziende e sviluppatori che non rispettano questi standard rischiano di incorrere in sanzioni significative.
Il rispetto delle linee guida WCAG e l’implementazione di UI accessibili non sono più solo una scelta etica o una buona pratica o una scelta strategica, ma un vero e proprio obbligo legale per chi opera nel mercato digital europeo.
Ma perché è così importante? E quali sono i vantaggi che offre in termini di inclusività, adattabilità, usabilità e marketing?
Inclusività: un impegno sociale e morale
“Inclusività” non è solo una parola di moda come si pensa in molte realtà; è un principio fondamentale di una società più giusta ed equa
Circa il 16-20% della popolazione mondiale vive con una qualche forma di disabilità. Ignorare questa significativa porzione della popolazione significa escludere milioni di persone dall’accesso alle risorse digitali.
Disability is part of being human. An estimated 1.3 billion people – about 16% of the global population – currently experience significant disability. This number is increasing due in part to population ageing and an increase in the prevalence of noncommunicable diseases.
Source: World Health Organization
A11y by Design è un approccio che garantisce ai nostri prodotti digitali di essere utilizzabili da tutti, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive. Questo non solo migliora la qualità della vita di molte persone, ma rafforza anche la nostra responsabilità sociale, come singoli e come aziende.
Adattabilità: soddisfare i bisogni e le preferenze
Un design accessibile rende i prodotti digitali più adattabili. Ciò significa che il nostro software, sito web o applicazione può facilmente adattarsi alle diverse esigenze degli utenti.
Che si tratti di persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive, un approccio orientato all’accessibilità garantisce che chiunque possa interagire efficacemente con il nostro prodotto.
Migliorare l’esperienza utente assicurando che non ci siano barriere tecnologiche all’accesso.
“Creare… per tutti… senza barriere!”
Un’interfaccia accessibile non è solamente qualcosa che si possa pilotare con strumenti come VoiceOver di Apple o simili, ma anche un software che rispetta le preferenze degli utenti.
Una buona UI non dovrebbe solo “funzionare” ma rispettare le esigenze di ciascuno: ad esempio la gestione del contrasto, del movimento, la ri-adattabilità (responsive questo sconosciuto 😉 della UI al viewport, lo schema colore preferito (light/dark) e tanto altro ancora.
Rilevare le impostazioni di sistema è facile come usare una media-query, anzi è letteralmente una media-query, e ritengo che anche questa sia accessibilità.
Ad esempio il contrasto elevato
/* possible values: no-preference, more, less, custom */
@media (prefers-contrast: more) {
button:focus {
outline: 2px solid black;
}
}
Code language: CSS (css)
oppure riduzione del movimento
.animation {
animation: pulse 1s linear infinite both; /* a stronger animation */
}
/* possible values: no-preference, reduce */
@media (prefers-reduced-motion: reduce) {
.animation {
animation: dissolve 4s linear infinite both; /* a lighter animation */
}
}
Code language: CSS (css)
e ancora, lo schema colore
button {
color: #731;
background: #dca;
}
/* possible values: light, dark */
@media (prefers-color-scheme: dark) {
button {
color: #dcb;
background: #753;
}
}
Code language: CSS (css)
Usabilità: migliorare l’esperienza per tutti
Spesso, il design accessibile porta a significativi miglioramenti nell’usabilità generale.
Caratteristiche come testi chiari e leggibili, contrasti cromatici adeguati, navigazione intuitiva e descrizioni audio/video migliorano l’esperienza per tutti.
Un prodotto facile da usare è un prodotto di successo, capace di soddisfare le esigenze di un’ampia gamma di utenti.
“The power of the Web is in its universality. Access by everyone regardless of disability is an essential aspect.”
Sir Tim Berners-Lee, World Wide Web co-creator.
Come sviluppatori, designer e professionisti del web, dobbiamo ricordare che ogni linea di codice o linea di disegno, ha il potenziale per aprire nuove opportunità o erigere barriere.
Ad esempio: una mancata etichettatura dei campi di un form può rendere impossibile per un utente non vedente completare un’azione fondamentale, creando una barriera significativa nell’uso di un servizio; lo stesso succede se non gestiamo correttamente i contrasti dei colori.
Marketing: un etico vantaggio competitivo
Anche dal punto di vista del marketing un approccio A11y by Design offre benefici straordinari.
Con il 16-20% della popolazione mondiale costituito da persone con disabilità, parliamo di un vasto segmento di potenziali utenti, stakeholder, operatori e clienti. Ignorare questo segmento significa perdere significative opportunità di mercato.
Al contrario, creare prodotti accessibili può distinguere la nostra azienda dalla concorrenza, posizionandoci come leader nel settore e migliorando la nostra reputazione.
A11y by Design non dovrebbe essere solo una tendenza, ma una necessità.
Facciamo dell’accessibilità una priorità e lavoriamo insieme per creare un futuro digitale veramente per tutti.
Una strategia vincente che abbraccia inclusività, adattabilità, usabilità e marketing. È un investimento che porta grandi risultati, migliorando l’immagine aziendale, ampliando la base utenti e dimostrando il nostro impegno verso una società più equa e inclusiva.
Conclusioni
Una UI accessibile non è solo tecnicamente corretta: è una dichiarazione di intenti!
È un modo per comunicare alla nostra utenza quanto teniamo alle persone che utilizzano le nostre “creazioni”.
Realizzare interfacce accessibili è alla portata di tutti noi, ed è il modo in cui possiamo contribuire a rendere il web un luogo più accogliente e giusto per chiunque.
Implementare i WCAG Patterns fin dalle prime fasi di design e sviluppo rende più facile garantire che le nostre interfacce non abbiano barriere e siano, invece, un ponte per raggiungere chiunque.
L’inclusività e l’accessibilità sono obiettivi che possiamo raggiungere solo insieme, costruendo un ambiente digitale che valorizzi e rispetti ogni individuo.
Il vostro amichevole UI/UX Engineer di quartiere, Emiliano Pisu.