Si è conclusa la settimana scorsa la Conferenza di Codemotion 2023 a Milano, che ha visto la partecipazione straordinaria di migliaia di dev, facendo registrare all’evento il sold out per entrambi i giorni della manifestazione. Durante quelle ore intense la Conference ha ospitato quindi tantissime figure diverse, con ruoli e conoscenze più disparate, ma con in comune l’incubo di dover svolgere colloqui e selezioni nel mondo tech.
E quindi per celebrare Halloween, la ricorrenza spaventosa per eccellenza, abbiamo deciso di raccogliere testimonianze vere di dev terrorizzati nel momento che precede l’assunzione, per dar vita a questa antologia sui peggiori aneddoti sul tech recruiting. Di seguito quindi troverete le storie più assurde e spaventose legate al mondo del reclutamento tech da far drizzare i capelli.
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I peggiori aneddoti sul tech recruiting
Senza indugi lasciamo quindi la parola alle star di questo articolo, i dev che hanno condiviso con noi le loro peggiori disavventure in ambito colloqui.
Il voto della discordia
“Mi chiama un’azienda tech nota per prestare particolare attenzione al voto di laurea dei dev che assume, proponendomi di fare un colloquio per una delle loro posizioni aperte. Io esplicito subito che il mio voto di laurea era al di sotto della loro soglia minima, ma mi dicono che non è importante e che vorrebbero procedere lo stesso con il colloquio. Lo passo e mi dicono che sarei stato contattato dalle risorse umane. Mi chiamano e mi comunicano che mi vorrebbero assumere, ma visto che come voto di laurea avevo una votazione inferiore al 104/110, avrebbero potuto offrirmi una RAL di 28.000 annui, quando io lavoravo già per un’altra azienda in cui prendevo 33.000, ma si sono rifiutati di propormi una retribuzione più alta insistendo sul mio basso voto di laurea.”
Stalker
“Durante un colloquio mi è stato chiesto ‘Abbiamo visto che anche il tuo ragazzo è un dev e si occupa di tecnologia x, y, e z; come si trova nel suo posto di lavoro?’. Quindi il team di HR era andato a controllare i miei social, avevano trovato foto mie insieme al mio compagno ed erano andati a informarsi sul suo profilo, senza che lui avesse mai mandato loro neanche il cv.”
Lo Junior che sapeva troppo
“Candidandomi per il ruolo di junior java developer, durante un colloquio mi sono ritrovato davanti tre HR che con un foglio scritto dal loro staff tecnico facevano domande pratiche su java, e alla domanda ‘Quanti modificatori di visibilità ci sono in java?’, io ho risposto “Quattro”, e loro hanno iniziato a ridere e scherzando una ha anche detto “Eh, certo, aumentano”. Ho spiegato quindi loro quali erano, invitando loro a riferire al loro staff tecnico che una domanda era sbagliata. Dopo un mese mi hanno richiamato per offrirmi il lavoro, ma ho rifiutato perché l’ambiente non mi sembrava dei migliori.”
Gli (stra)ordinari dell’orrore
“Dopo il primo colloquio con le risorse umane, nel secondo step ho avuto la possibilità di conoscere il team, dove il team stesso mi ha chiaramente fatto capire che il lavoro al di fuori delle otto ore giornaliere era qualcosa di assolutamente aspettato, sia durante la settimana che nei weekend, in particolar modo nei periodi di realise di un nuovo progetto, ovviamente non pagato. La cosa che mi ha fatto davvero accapponare la pelle è che era tutto il gruppo di sviluppo, composto da ⅚ persone, a essere motivato a lavorare oltre l’orario lavorativo senza retribuzione adeguata, e quanto quella condizione fosse la norma e fosse richiesta anche dai nuovi arrivati.”
La selezione infinita
“Una delle esperienze più allucinanti l’ho avuta con un’azienda con la quale ho fatto un primo colloquio conoscitivo, al quale è seguito un colloquio con la business manager, che mi ha poi mandato a parlare con il suo superiore, il quale mi ha poi spedito a parlare con il team tecnico, che mi ha dato il via libera al colloquio col cliente, a quale è seguito il colloquio con il team tecnico del cliente, a cui è seguito un quiz tecnico per verificare la mia preparazione, che ha poi portato a una call nella quale il mio quiz è stato corretto e discusso con il CTO, il tutto per un totale di 12 step, tra colloqui, meeting, chiacchierate e quiz, durante i quali tutti mi continuavano a dire che ero proprio la risorsa che stavano cercando. Al termine dei 12 step, l’azienda è sparita, non si è fatta più sentire.”
Gli indecisi
“Ho passato quattro selezioni per una posizione lavorativa, tra colloquio con HR e due/tre colloqui tecnici, mi avevano quindi assicurato che di lì a breve si sarebbe messi in contatto con me per spedirmi il contratto da firmare. Tempo un paio di settimane, ricevo la mail dall’ufficio dell’HR nella quale mi dicevano che si erano sbagliati e il mio profilo non era in linea con la posizione che stavano cercando.”
Lo stagista fantasma
“Subito dopo il diploma tecnico mi arriva una proposta per un colloquio durante il quale un’azienda mi proponeva un contratto di apprendistato della durata di tre anni a 400 euro al mese, alla fine del quale non si aveva neanche la sicurezza di essere assunti, ma nel caso sarebbe il nuovo contratto sarebbe stato a 1.100 euro lordi al mese.”
Alla ricerca di Einstein
“Una delle peggiori selezioni che ho fatto, oltre a test attitudinali e tecnici, mi hanno chiesto anche di svolgere il test del QI.”
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Come evitare l’horror?
Abbiamo qui riportato soltanto alcuni degli aneddoti sul tech recruiting sentiti durante la Conference, ma abbastanza per comprendere la paura che i dev possono maturare nei confronti del mondo dei colloqui.
Per cercare quindi di evitare ai dev inutili sofferenze, noi di Codemotion abbiamo messo a punto una risposta facile ed efficace: Talent, la piattaforma di job matching dove vengono mostrate solo opportunità personalizzate e selezionate da developer senior.
Su Talent qualsiasi silenzio imbarazzante in merito alla RAL, a benefit o a possibili magagne viene meno, in quanto è sempre ben visibile lo stipendio, lo stack tecnologico richiesto e la possibilità di lavoro da remoto.