E’ notizia di qualche mese che la direttiva europea sulla parità salariale e sulla trasparenza retributiva è stata approvata a larga maggioranza dal Parlamento Europeo il 30 marzo 2023, introducendo quindi l’obbligo per le aziende di indicare la retribuzione annua lorda (RAL) prevista per un ruolo vacante già nell’annuncio di lavoro.
La direttiva è stata adottata per promuovere la trasparenza retributiva e ridurre le disparità salariali tra uomini e donne. Secondo la Commissione Europea, infatti, la mancanza di trasparenza retributiva può portare a discriminazioni, in quanto le donne sono meno propense a negoziare il proprio salario e a chiedere aumenti.
Esistono però già oggi realtà dove la RAL in chiaro è un obbligo, e una di queste è Codemotion Talent, la piattaforma di Codemotion tramite la quale aiutiamo migliaia di talenti ad avanzare nella propria carriera.
Ma cosa dice nello specifico la direttiva europea e cosa ne pensa la community di questa nuova norma?
RAL in chiaro obbligatoria: le aziende dovranno adeguarsi entro il 2025
Questa interessante novità per tutti coloro che stanno attivamente cercando lavoro, si applica a tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, indipendentemente dalla loro dimensione o dal settore di attività. Gli annunci di lavoro devono indicare la RAL prevista per il ruolo vacante, nonché le eventuali componenti variabili della retribuzione, come gli straordinari, le indennità o i bonus.
La direttiva prevede anche l’obbligo per le aziende di raccogliere informazioni sulla retribuzione dei propri dipendenti. Queste informazioni devono essere utilizzate per monitorare le disparità salariali e per adottare misure per colmarle.
La direttiva deve essere recepita nei singoli Stati membri entro il 2 agosto 2025. In Italia, il decreto legislativo di recepimento è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 agosto 2024.
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RAL negli annunci di lavoro: il parere favorevole della community
L’obbligo della RAL in chiaro negli annunci di lavoro è stato accolto con favore da sindacati e associazioni di lavoratori. Secondo queste organizzazioni, la misura contribuirà a migliorare la trasparenza retributiva e a ridurre le disparità salariali.
Tuttavia, alcuni datori di lavoro hanno espresso preoccupazione per l’impatto che la direttiva potrebbe avere sulla loro competitività. Secondo questi datori di lavoro, la pubblicazione della RAL potrebbe rendere più difficile negoziare i salari con i dipendenti e potrebbe portare a una perdita di talenti.
Non sono di questo avviso gli utenti di Codemotion, che su LinkedIn in più di 700 hanno partecipato alla survey il cui risultato è stato sorprendente: il 96% è favorevole a veder esplicitata la RAL direttamente nell’annuncio di lavoro.
Sulla piattaforma di Codemotion Talent, però, questa regola è già in vigore e vale per tutti gli annunci pubblicati. Le aziende presenti e in cerca di dev, non solo devono dichiarare la RAL a partire dal primo step del processo di assunzione, ma devono altresì comunicare ai candidati anche altre informazioni chiave che troppo spesso vengono trascurate intenzionalmente o meno, come la modalità di lavoro (se in presenza o in remote working o ibrida) e lo stack tecnologico richiesto per ricoprire quel determinato ruolo.
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Conclusioni
In conclusione, la recente approvazione della direttiva europea sulla parità salariale e la trasparenza retributiva rappresenta un passo significativo nella lotta alle disparità salariali di genere. Questa normativa obbliga le aziende con almeno 50 dipendenti a indicare chiaramente la retribuzione annua lorda prevista nei loro annunci di lavoro, promuovendo così la trasparenza retributiva.
Mentre alcune preoccupazioni sorgono tra i datori di lavoro riguardo all’effetto di questa direttiva sulla loro competitività, la community di Codemotion sembra accoglierla con entusiasmo. Il 96% degli utenti di Codemotion è favorevole all’esplicita indicazione della RAL negli annunci di lavoro.
Codemotion Talent, la piattaforma di Codemotion, ha già implementato questa regola, richiedendo alle aziende di dichiarare la RAL sin dalla fase iniziale del processo di assunzione. Questo passo avanti contribuirà a migliorare la trasparenza nel mondo del lavoro e a ridurre le disparità salariali, offrendo ai candidati informazioni chiare e complete sui ruoli che cercano, inclusi dettagli come la modalità di lavoro e lo stack tecnologico richiesto.